Dormire dopo pranzo? Fa bene alla salute se…

Dopo pranzo molte persone si concedono un riposino per recuperare le energie perdute e riprendere poi la giornata nel migliore dei modi. Secondo la maggior parte delle ricerche medico-scientifiche la pennichella post pranzo sarebbe molto salutare.

Dopo mangiato è facile sentirsi calare le palpebre degli occhi e avvertire la necessità di mettersi a letto. Ciò è dovuto al maggiore afflusso di sangue nell’apparato digerente dopo aver consumato il pranzo. Ma sarebbe buona norma non riposare più di 40 o 50 minuti per non alterare il ciclo del sonno, soprattutto se soffrite di insonnia. Inoltre stendersi subito dopo aver mangiato non è favorevole alla digestione.

Di certo riposare nel pomeriggio aiuta a ridurre la presenza degli ormoni dello stress nel sangue, proteggendo l’organismo dal rischio di insorgenza di malattie cardiovascolari. Dormire 45 minuti al giorno al pomeriggio aiuterebbe ad abbassare anche il livello di pressione sanguigna, con migliori riflessi e lucidità mentale al risveglio. Di conseguenza la pennichella pomeridiana sarebbe un’autentica cura naturale contro lo stress, ma anche un ottimo sistema per tenersi alla larga dal rischio di avere un infarto.

Secondo i neuropsicologi dell’Università del Saarland, in Germania, la pennichella è anche un vero e proprio toccasana per la memoria, la cui potenza aumenta di cinque volte. Secondo i ricercatori americani della Sleep Foundation il riposino pomeridiano amplifica del 40 per cento la creatività di una persona.

Sarà bene evitare di sdraiarsi subito dopo aver mangiato, affinchè venga dato all’organismo il tempo di completare la digestione. La pennichella al volo tra pranzo e lavoro dunque è sconsigliata, a meno che non vi sia abbastanza tempo per digerire e sdraiarsi a letto una mezz’ora. Il consiglio è di optare per un pranzo leggero e digeribile, evitando piatti fritti, soffritti o grassi cotti, bibite zuccherate e gassate. Il caffè sarebbe meglio prenderlo al risveglio dopo la pennichella.

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