La pancia piatta è il sogno di ogni donna ma non sempre è facile raggiungere in pieno questo obiettivo. Infatti a volte capita di perdere peso, anche in modo drastico, ma di avere la pancia flaccida. Con alcuni consigli utili e una buona dose di attività fisica tutto però diventa possibile.
Quel fastidioso senso di gonfiore all’addome è dovuto a quello che mangiamo e una dieta a base di fibre può ovviare a questo problema, facilitando una certa regolarità intestinale e una sana attività dell’apparato digerente.
I cibi da preferire sono: i cereali, la crusca, pasta e pane integrali (con moderazione), yogurt bianco, limone (aiuta a ridurre i gas), frutta (ananas, kiwi e avocado soprattutto), carne bianca, pesce e uova.
I cibi da eliminare sono quelli che gonfiano: cavolfiori, broccoli, legumi, cipolle, anguria, ma soprattutto bibite gassate, dolciumi e merendine confezionate, alcol e condimenti eccessivi, cibi fritti.
Oltre a seguire una giusta alimentazione un consiglio utile è di bere tanta acqua, in media due litri al giorno, per depurare l’organismo ed eliminare le tossine, evitando così la ritenzione idrica che potrebbe essere una delle cause della pancia gonfia.
Inoltre è importante mangiare lentamente masticando bene il cibo così lo stomaco lavorerà meno.
Possono agevolare il raggiungimento del vostro obiettivo alcune tisane a base di finocchietto, anice, cannella o zenzero.
Per una pancia piatta è importante assumere una volta al giorno i fermenti lattici e/o il carbone vegetale, aiutano lo stomaco ad accumulare meno aria e riequilibrano la flora intestinale.
Anche massaggiare la pancia è un ottimo rimedio in quanto favorisce il drenaggio e aiuta a ridurre il grasso in eccesso.
Per avere la pancia piatta è importante anche fare sport ed eseguire appositi esercizi che facciano leva sulla parte addominale.
Gli sport che tonificano le fasce addominali sono il nuoto, la danza, la corsa e gli esercizi di aerobica. Per fare degli ottimi addominali in casa procuratevi un tappetino da palestra e tanta buona volontà.
