La vitamina D viene accumulata dal nostro organismo attraverso l’esposizione ai raggi solari. Va quindi integrata principalmente durante la crescita, la gravidanza e l’allattamento quando i suoi valori sono più bassi.

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Si sente parlare spesso di carenza di vitamina D soprattutto nelle donne che soffrono di osteoporosi e problemi articolari. Ma a cosa serve questa fonte essenziale per il nostro organismo?
La vitamina D è un elemento liposolubile ovvero viene accumulata nel fegato tramite sintesi e non è dunque necessario (eccetto rari casi come vedremo dopo) assumerla attraverso i cibi.
Il corpo infatti tende a rilasciarla a piccole dosi quando il suo utilizzo diventa necessario. Questo complesso è sintetizzato dall’organismo tramite l’assorbimento dei raggi del sole tramite la pelle.
Si tratta di una vitamina importantissima in quanto permette di regolare il metabolismo del calcio e del fosforo e la conseguente calcificazione delle ossa che soprattutto nelle donne in menopausa e nei bambini in crescita è molto importante.
Il fabbisogno giornaliero di vitamina D non è un dato certo ma varia molto a seconda dell’età. Facendo però una media è circa di 400 unità al giorno ma può arrivare anche a 1.000 unità al giorno se il soggetto è in deficit.
Come poterla quindi integrare con l’alimentazione nel caso dovesse essere inferiore alla dose consigliata dai medici?
3 alimenti ricchi di vitamina D, facciamo chiarezza
Ricordiamo che la carenza di vitamina D è molto pericolosa soprattutto per la corretta calcificazione delle ossa che nei bambini piccoli può portare a rachitismo e osteomalacia, mentre nelle donne in menopausa o in allattamento a osteoporosi e deformazione ossee molto pericolose.

Inoltre la sua mancanza comporta anche l’avere denti deboli e soggetti a carie frequenti. Spesso però sempre più persone sono carenti di questa vitamina, una poca esposizione al solo oppure l’assunzione di certi farmaci può influire sulla quantità di vitamina D complessiva.
Come poterla quindi integrare in modo naturale? Ci sono i farmaci specifici prescritti dal medico curante, ma anche alcuni cibi particolarmente ricchi di questo tesoro nascosto.
Non ci sono moltissimi alimenti che ne contengono quantità elevate, l’unica eccezione è data dall’olio di fegato di merluzzo, lo sgombro e dai funghi (Grifola frondosa).
Il primo apporta infatti un’altissima dose di vitamina ben 250 µg su 100 g di prodotto (pari al 5000% della dose giornaliera raccomandata).
Lo sgombro invece regala naturalmente 25 µg di vitamina D per 100 g di prodotto sotto sale (ovvero il 503% della dose giornaliera raccomandata).
Infine i funghi per 100 g di prodotto apportano 28 µg di vitamina D, (circa il 561% della dose giornaliera raccomandata). A catena seguono poi anche le uova, i formaggi stagionati e la frutta secca ottimi alleati della salute delle ossa.

Tre prodotti eccezionali che dovremmo sempre inserire nella nostra dieta settimanale in quanto ci forniscono anche ottime dosi di calcio, potassio e magnesio indispensabili per la nostra salute fisica e mentale.
Per ogni dubbio il consiglio è sempre quelli di farsi consigliare dal proprio medico di base oppure da un nutrizionista specializzato che vi guidi in una crescita ponderata evitando scompensi fisici legati invece a malsane ed improvvisate diete fai da te.