Acqua per la pasta: 2 segreti di cucina per ogni preparazione

Acqua per la pasta: vi sveliamo due segreti di cucina per capire quanta acqua ci vuole per cuocere la pasta e a cosa può servire per i nostri piatti

pasta in cottura
Foto di Ulrike Leone da Pixabay

 

Quando abbiamo voglia di un bel piatto di pasta, prendiamo la pentola, rubinetto aperto, riempiamo e mettiamo sul fuoco, poi buttiamo la pasta e condiamo. Semplice, no? Eppure, tanti di noi sbagliano la quantità d’acqua necessaria per ottenere un ottimo piatto. Vi sveliamo due segreti adatti alle vostre preparazioni

 

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Acqua per la pasta: il liquido che raccoglie gli amidi

L’acqua per la pasta, durante la fase di cottura, assorbe e trattiene moltissime delle sue proprietà e diventa un vero e proprio concentrato di amido. In casa, molto spesso, non la utilizziamo nell’esecuzione dei sughi o dei condimenti, eppure è un’ottima alleata. Ma perché serve? L’amido è essenziale affinché la nostra pasta saltata in padella con dei sughi o degli elementi freschi, crei una crema legante, morbida e gustosa. Vediamo insieme allora la quantità ideale di acqua in base a ciò che vogliamo preparare

Pasta in padella: quando vogliamo preparare una carbonara, una grigia, una cacio e pepe o comunque un primo piatto in cui la pasta sia vestita di un elemento cremoso, abbiamo bisogno di ‘consistenza‘ ed in questo l’ acqua interviene in nostro aiuto. Cuocere, in questo caso, spaghetti, penne o rigatoni in poca acqua, permetterà di ottenere un concentrato d’amido perfetto. Se, per esempio, con 500 gr di spaghetti andremo a mettere 5/7 litri di acqua, il suo potere non ci darà la possibilità di sfruttarla come addensante. Se invece, su 500 gr di spaghetti, andremo ad usare 1,5/ 2 litri di acqua, avremo la possibilità di creare dei sughi eccezionali per i nostri piatti. Nell’esecuzione di piatti sugosi, ricordiamoci sempre di scolare la pasta molto al dente e finire la cottura in padella.

Minestre e zuppe: per quanto riguarda invece piatti come minestre di pasta e verdure, pasta e brodo vegetale o di carne, la quantità dell’acqua deve essere maggiore, così da poter sia gustarne le proprietà ma ottenere delle pietanze meno dense, focalizzandoci di più sulla loro natura ‘liquida’. Quindi zuppe, minestre, tortellini in brodo, minestroni con aggiunta di paste di taglia piccola, necessitano di maggiore acqua per poter cuocere in modo uniforme tutti gli ingredienti presenti in pentola.  Non dimentichiamoci di questi due segreti per ottenere e preparare piatti gustosi e a regola d’arte!

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