Addio Armin Loacker: è morto il re dei wafer

Il re dei wafer, Armin Loacker, è morto all’età di 78 anni. La famosa azienda, che è stata fondata da suo padre Alfons, oggi conta oltre  1.000 dipendenti con un volume d’affari di 335 milioni di euro e sarà guidata dai figli di Armin, Andreas e Martin Loacker, e dal nipote Ulrich Zuenelli.

Armin Loacker ha avuto il merito di entrare nell’impresa del padre negli anni ’60 trasformandola da piccola pasticceria ad azienda di livello mondiale. Federico Giudiceandrea, presidente di Assoimprenditori Alto Adige, ha dichiarato: “Loacker oggi è sicuramente uno dei marchi altoatesini più conosciuti e un ambasciatore del made in Alto Adige in tutto il mondo”. Nel 2018 in occasione del Ricevimento degli Imprenditori Armin Loacker e sua sorella Christine Zuenelli hanno ricevuto il premio «Una vita per l’economia». “A nome di tutta l’associazione esprimiamo alla sua famiglia le nostre più sentite condoglianze assieme al ringraziamento per il suo impegno, la sua passione e la sua voglia di svilupparsi continuamente, che lo ha sempre contraddistinto come imprenditore”, conclude il presidente di Assoimprenditori.

Gli ultimi dati forniti dall’azienda altoatesina sono quelli riferiti al 2017 e parlano di 1.038 collaboratori, 335,4 milioni di fatturato complessivo, 876 milioni di mezzi prodotti per un totale di 36.159 tonnellate vendute (il 30% in Italia e il 70% all’estero) e 5 tonnellate di nocciole tostate ogni giorni. Il Paese dove i wafer vengono maggiormente venduti è l’Italia. Al secondo posto c’è l’Arabia Saudita, a seguire la Corea del Sud, Israele, Cina, Stati Uniti, Emirati Arabi ed Australia. La prima Nazione europea dopo l’Italia è la Germania, decima.

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