Il Ministero della Salute ha pubblicato una nota in cui chiarisce i motivi per cui sono stati oggi ritirati dal mercato alcuni lotti di cornflakes, “in attesa di chiarimenti delle Autorità Sanitarie”.

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Nuova allerta ministeriale apparsa nelle ultime ore sul portale governativo www.salute.gov.it/portale/news che descrive un ritiro precauzionale ai danni di un noto marchio abilitato nella produzione di cornflakes molto noti.
La nota però specifica anche che si tratta di un blocco “in attesa di chiarimenti delle Autorità Sanitarie“. In particolare ci sarebbe una “potenziale presenza di Aflatossine” in diversi lotti sul mercato ora richiamati in via preventiva per poter svolgere tutte le analisi sanitarie del caso.
Nel comunicato non si fa riferimento al tipo di aflatossina rinvenuta, anche se ricordiamo al lettore che ad oggi la medicina ha rinvenuto 17 tipi di aflatossine, di cui solo 5 ritenute pericolose per la salute umana se ingerite o inalata, tra queste ci sono le aflatossine B1, B2, G1, G2 e la aflatossina M1.
Sono sostanze prodotte da alcuni funghi (i cosiddetti miceti) che possono svilupparsi soprattutto in alcuni determinati tipi di cerali, come riso, mais, fichi, frutta a guscio (mandorle e noci), latte, spezie e semi di cacao.
Purtroppo questa sostanza è inodore e insapore quindi solo attente analisi biologiche portano alla sua individuazione e blocco precauzionale dell’alimento.
Un’intossicazione cronica da aflatossine può causare cancro, immunosoppressione, mutazioni e malformazioni fetali. Inoltre queste sostanza attaccano il DNA e le proteine del nucleo, determinando gravi alterazioni, mutazioni e perdita di funzionalità.
Consumatori in pericolo, marchio e lotto nel mirino
Solo il ricovero ospedaliero preventivo può in alcuni casi salvare dall’inalazione o assunzione di queste sostanze. Il Ministero quindi suggerisce in caso di prodotto già in casa, di non consumarlo e di riportarlo nel vicino punto vendita per il cambio merce immediato anche senza scontrino fiscale.
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Nello specifico la nota fa riferimento alla denominazione Cornflakes di mais da agricoltura biologica a marchio Crownfield, pesano 375 grammi e riportano le date di scadenza 29/05/2023, 30/0/2023 e 04/06/2023 (che coincidono con i lotti bloccati).
I lotti incriminati sono stati prodotti da Nordgetreide GmbH Co. KG presso la sede in MAcklenbruger Str. 202 23568 Lübeck, Germania. Il nome o ragione sociale dell’OSA a nome del quale il prodotto viene commercializzato in Italia è Lidl Stiftung, nota catena amatissima nel nostro Paese.
La raccomandazione per chiunque avesse acquistato il prodotto di questi lotti è chiaramente quelle di non consumarlo vista la gravità della situazione al momento in fase di accertamento.
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L’ente governativo assieme al Rasff ha però probabilmente ricevuto una comunicazione dalla stessa azienda in cui si richiede la sospensione momentanea in attesa di migliori riscontri per non mettere in pericolo la salute dei consumatori.