Champagne contaminato con ecstasy: scatta l’allerta anche in Italia

11 persone sono rimaste intossicate, una è morta: in Europa è allarme per lo champagne contaminato di ecstasy nelle bottiglie. Il Ministero avverte.

Champagne Moet ritirato ecstasy 1 morto dettagli
Champagne (Foto di New Africa AdobeStock)

In Europa è scattata l’allerta per le bottiglie di champagne contaminate da ecstasy e anche nel nostro Paese è sorta la fobia per questa bevanda super richiesta per feste ed eventi.

Il bilancio al momento è di undici persone intossicate ed un decesso verificatosi tra Paesi Bassi e Germania. Un paio di giorni fa anche il nostro Ministero della Salute ha lanciato l’allarme per la possibile presenza di MDMA (metilenediossimetamfetamina).

Per ora, fortunatamente, non sono stati segnalati casi di intossicazione da ecstasy correlabili al consumo della bevanda in questione. Al momento non c’è ancora una spiegazione sul come la droga sia finita nelle bottiglie in questione.

Le autorità tedesche, olandesi, francesi stanno però indagando per capire se si tratta di una squadra organizzata oppure di una bravata che non pensava al danno che avrebbe potuto compostare per la salute umana.

Adesso anche le autorità italiane si sono unite, chiedendo ai consumatori di prestare attenzione nel caso in cui di recente avessero acquistato champagne del marchio in questione.

Vediamo il marchio ed il lotto incriminato, e capiamo anche come riconoscere una bottiglia fallata da una originale perfettamente sigillata.

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Come riconoscere champagne potenzialmente contaminato

Ma come riconoscere lo champagne potenzialmente pericolose per la salute? Si tratta di bottiglie di champagne da 3 litri del noto marchio Moët & Chandon Imperial Ice.

 

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Come leggiamo sul sito, l’Ice Impérial è il primo champagne nato appositamente per essere servito con il ghiaccio (il primo e unico champagne pensato appositamente per essere servito “on the rocks”).

Si compone principalmente di tre uvaggi, il Pinot Nero al 40-50%, il Pinot Meunier tra il 30 ed il 40% e infine lo Chardonnay con il suo gusto rinfrescante compreso tra il 10 ed il 20%. Il suo prezzo va dai 60 euro a salire.

L’azienda non ha ancora fatto divulgare la notizia nei suoi canali social e web, forse aspetta di avere maggiori prove a riguardo prima di allarmare gli affezionati consumatori del proprio marchio in giro per il mondo.

Come chiarito anche dal Ministero della Salute, le bottiglie incriminate sono identificate dal numero di lotto LAJ7QAB6780004. In base a quello fatto trapelare finora, sembrerebbe che queste bottiglie siano state manipolate, visto che i tappi non corrispondono a quelli originali.

Ciò significa che le bottiglie potrebbero anche essere state completamente svuotate di champagne e riempite con MDMA pura con lo solo scopo di alterarne la conformazione e recare danno ai consumatori.

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Bottiglie di vino spumante
Bottiglie di vino spumante (Foto di Alberto_Patron AdobeStock)

Per riconoscere lo champagne contaminato, i sommelier ed esperti del settore fanno sapere che l’unico stratagemma è porre attenzione alle seguenti anomalie:

  • Non fa bollicine perché non contiene anidride carbonica;
  • Colore bruno rossastro, che si scurisce nel tempo e non resta limpido una volta versato nel calice;
  • Ha un odore aromatico-acidulo non persistente.