Come conservare l’olio: tutto quello che c’è da sapere per mantenerlo al meglio

Alimento imprescindibile, l’olio, con le sue tipologie e caratteristiche, deve essere conservato nel modo giusto per preservare le sue proprietà organolettiche e gustarlo pienamente. Ecco alcune importanti indicazioni. 

olio come conservarlo
Olio extravergione di oliva (Foto di Steve Buissinne da Pixabay)

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È il condimento per eccellenza, uno degli elementi indispensabili di cui non si può fare a meno: l’olio si declina in diverse tipologie.

Ci soffermiamo sull’olio d’oliva, che viene ottenuto direttamente dai frutti attraverso l’estrazione con procedimenti meccanici, senza l’aggiunta di solventi chimici che sono presenti invece nell’olio di semi.

Innanzitutto bisogna distinguere tra olio extravergine, vergine e d’oliva. L differenza consiste principalemente nel grado di acidità.

In quello extravergine deve essere minore o uguale a 0.8% su 100 g. di prodotto, secomdo i parametri di legge e sotto l’aspetto organolettico non deve presentare difetti e avere odore e percezioni gustative dell’oliva.

L’olio vergine si differenzia perché come livello di acidità arriva al 2% sempre sullo stesso quantitativo di prodotto.

L’olio di oliva invece per diventare commestibile subisce un processo di raffinazione perdendo però molto odore e sapore.

Per quanto riguarda la conservazione, quando acquistiamo l’olio dobbiamo sempre considerare anche la data di scadenza riportata, che comunque è generalemnte molto lunga.

Infatti è un alimento che si conserva a lungo, ma per rispettare le sue proprietà organolettiche e non permettere che vadano modificate bisogna prestare solo un pò di attenzione e tenere a mente alcuni accorgimenti.

I modi per conservare l’olio in casa

Per prima cosa quindi è bene controllare l’indicazione relativa alla data di scadenza anche se si può continuare a consumarlo anche oltre.

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Olio e olive (Foto di Umbe Ber da Pixabay)

La regola riguarda più che altro la data di imbottigliamento dopo la quale si può utilizzare l’olio entro 1 anno e mezzo, ma anche 2 anni. Circa l’extravergine però è meglio entro l’anno e mezzo.

Per non alterare il sapore e l’odore dell’olio e non renderlo rancido un accorgimento semplice e importante è quello di chiudere bene la bottiglie e inserire il tappo nel modo corretto dopo l’uso, senza lasciarlo aperto o semi aperto in modo da non lasciar entrare aria.

I luoghi di conservazione ideali sono quelli in cui è garantito il buio e l’assenza di fonti di calore. Quindi un posto asciutto, riparato e fresco, certamente la dispensa lontana però dal forno.

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Olio extravergine di oliva (Foto di Marge Nauer da Pixabay )

Inoltre è preferibile conservarlo in bottiglie o damigiane di vetro e assolutamente evitare contenitori di plastica. La temperatura perfetta che richiede l’olio per mantenersi in buono stato non deve essere sl di sotto dei 10°.

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