Coronavirus, la spesa degli italiani è cambiata: top e flop degli acquisti

Coronavirus, la spesa degli italiani è cambiata: tra flop e top, vediamo insieme quali sono gli alimenti più acquistati nell’ultimo periodo

Supermercato spesa
Coronavirus, supermercati presi d’assalto

Come è cambiata la spesa degli italiani ai tempi del Coronavirus? Cosa mettono adesso nei carrelli quelle poche volte che possono andare al supermercato? Come sappiamo, le nuove misure restrittive vietano di uscire liberamente di casa. Lo si può fare, ma solo per andare a fare la spesa, alla farmacia oppure per motivi di stretta necessità come visite mediche, ad esempio. L’emergenza ha preoccupato tutti. Ormai, non si parla d’altro. Così, di conseguenza, sono cambiate anche alcune priorità degli italiani nei confronti dei prodotti da mettere nel carrello. Vediamo in che modo.

Coronavirus, come è cambiata la spesa degli italiani

Ormai sono passate cinque settimane dall’inizio della pandemia. Da allora, gli italiani hanno cominciato a cambiare le proprie abitudini in maniera abbastanza drastica. Bisogna restare a casa e, pertanto, una delle attività più amate da svolgere nelle mura domestiche è cucinare. Per questo, è tornato di moda l’impasto per il pane o quello per la pizza. Per cui, secondo quanto emerge dai dati dell’Ufficio studi Coop, in questo periodo sono calati gli acquisti di pasta e riso e, allo stesso tempo, aumentati vertiginosamente quelli di farina e lievito di birra. Si tratta di incrementi nelle vendite di circa il 200%, dati impressionanti. Non solo: stanno andando molto bene anche le vendite delle tinture dei capelli: in effetti, in assenza del parrucchiere, meglio fare da sé… Ancora molto alte, inoltre, le vendite relative ai prodotti disinfettanti per le mani. Insomma, il Coronavirus ha già cambiato così drasticamente le nostre abitudini e i dati sono abbastanza impressionanti. Quale altro cambiamento c’è da aspettarsi? Per il momento, sono state prorogate le misure restrittive ed il Presidente Conte ha spiegato che la ripartenza dopo questa ‘catastrofe’ avrà tre fasi. Al momento, però, nessuno può dire con esattezza quanto durerà.

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