Che cos’è la Dieta Mediterranea e da cosa nasce il termine

Il termine “dieta mediterranea” lo si usa generalmente per descrivere un certo tipo di  regime alimentare, che si basa su prodotti ben individuati e precisi. Ma cos’è nello specifico questa dieta?

Grazie alla posizione di cui godiamo, noi italiani abbiamo da sempre consumato molti cereali, frutta e verdura, olio d’oliva e pesce, tutti prodotti disponibili nel nostro territorio. Questi stessi prodotti, spesso accompagnati a pollame e latticini, sono al centro di ciò che lo scienziato americano Ancel Keys oltre 50 anni fa ha identificato come Dieta Mediterranea. Ed è una sorta di paradosso che uno studioso americano sia stato l’artefice dell’individuazione, e standardizzazione, di un regime alimentare così lontano dalla sua cultura e così vicino alla nostra. Ma è forse anche per questo, per l’abitudine che abbiamo sempre avuto a consumare questi cibi, che noi “autoctoni” non abbiamo mai pensato di specificare e decifrare questa dieta. Tuttavia, questo termine descrive più un regime e uno stile di vita che una semplice dieta. Racchiude una serie di abilità, usi e consumi che riguardano i raccolti, la pesca e la zootecnia. Ma anche conservazione, cucina e soprattutto condivisione e consumo di cibo prima di tutto sano e locale. Mangiare insieme è il ​​fondamento dell’identità culturale e della continuità delle comunità mediterranee. Non solo della nostra quindi, ma di tutte quelle che affacciano sul mare “chiuso” più grande del mondo.

Dieta mediterranea, come è nato il termine

Keys nel suo studio è partito da un dato: l’alta concentrazione di centenari nel sud Italia. Pertanto, ha ipotizzato che il loro stile di vita e una dieta a basso contenuto di grassi animali proteggessero dalle malattie cardiache e favorissero l’allungamento della vita. Nel 1958 iniziò la sua ricerca che lo portarono a sviluppare delle teorie sull’area mediterranea e i prodotti che questa offre. 10 anni fa varie nazioni, tra cui Italia, Cipro, Croazia, Spagna, Grecia, Marocco e Portogallo hanno proposto la Dieta mediterranea per l’iscrizione nella Lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’umanità. E l’UNESCO l’ha inclusa nella speciale lista nel 2013. Questo prezioso stile di vita ha persino un museo ad esso dedicato. Il Museo Vivente della Dieta Mediterranea (MVDM – Museo vivente della Dieta Mediterranea), che a Pioppi (Salerno) è un omaggio a Keys e al suo lavoro. A disposizione del pubblico sono presenti pannelli descrittivi, video e installazioni dedicate ai sensi. È inoltre possibile entrare in una sala dedicata alla pasta fatta in casa, con video tutorial delle massaie che popolano il Cilento. Inoltre, il Museo ospita la biblioteca personale di Keys, donata dalla famiglia al Comune di Pioppi. Un modo concreto per promuovere uno stile di vita ispirato alla sana alimentazione, al rispetto per l’ambiente e alla cultura locale. E per tramandare il senso e il significato della buona cucina italiana autentica e della dieta mediterranea.

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