Svelati i segreti per una frittura perfetta, ecco i 6 trucchi di uno dei più grandi chef italiani: Carlo Cracco. Ecco come realizzarla a casa nostra in pochi passaggi.
Croccante e allegra, la frittura è sicuramente uno dei metodi di cottura più amati ed apprezzati da tutti, un classico di qualsiasi cucina del mondo. Con la frittura, si può praticamente cuocere qualsiasi tipo di cibo, donando un gusto sempre succulento e gustoso, ed è per questo che è anche particolarmente amata dai bambini.

Eppure, la frittura, come ogni altro metodo di cottura, può nascondere delle insidie e se non ben realizzata, dare un risultato piuttosto deludente, se non catastrofico.
Il noto chef Carlo Cracco, ci svela i segreti della sua frittura, 6 trucchi per avere una frittura croccante e asciutta, senza unto e che riesca ad esaltare il sapore dell’ingrediente fritto senza sovrastarlo. Andiamo quindi a vedere quali sono i segreti di uno dei più noti chef italiani.
I 6 trucchi di Carlo Cracco per una frittura perfetta
Iniziamo con il dire che esistono 3 tipi di frittura diversi, quella in poco olio, quella al salto, e quella ad immersione. Le conoscevate?
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Con la frittura in poco olio, si friggono tutti quei piatti che non hanno bisogno di essere immersi, ad esempio le cotolette, o le melanzane da usare per la parmigiana, o ancora i bomboloni.
La frittura al salto è tipica dei paesi asiatici, e si effettua nella wok, con un olio molto caldo e a fiamma viva. Mentre quella ad immersione è la classica frittura con tanto olio, e si usa ad esempio con le patatine fritte, e con tutti gli ingredienti che vanno immersi completamente nell’olio.
Ma qual è l’olio migliore da usare? L’olio di oliva è poco consigliato, questo perché ha un punto di fumo piuttosto basso e un gusto che rischia di coprire l’ingrediente da friggere. Meglio l’olio di semi, in particolare quello di olio di girasole.
Per una pastella perfetta, bisogna utilizzare 1 uovo interno con 1 tuorlo, 4 cucchiai di farina, 300 g di acqua gassata e un pizzico di zucchero, e questa può andare bene per qualsiasi tipo di alimento.
Per la panatura, invece di utilizzare il pangrattato provate il panko, molto utilizzato in oriente, da spessore alla panatura senza appesantirla. Abbiamo già visto la frittura perfetta per Antonino Cannavacciuolo, e quella di Cracco invece?
Per il grande chef la scelta dell’olio è quell’aspetto che fa la differenza nella frittura finale. Se l’olio evo è sempre indicato come il migliore dal punto di vista nutrizionale, quello di semi è però in questo caso quello suggerito per friggere i cibi mantenendo meglio la temperatura durante tutta l’operazione.
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Ha infatti un sapore neutro ed un punto di fumo ideale per fritture ad alte temperature. Ricordiamo che la temperatura infatti varia a seconda della dimensione dei pezzi:

- Più sono piccoli e più la temperatura può salire, ma mai sopra i 190° C.
- Per quelli più grandi invece la temperatura deve essere più dolce ma mai sotto i 160° C.
E se l’olio dovesse scurirsi durante la cottura? MAI rabboccarlo, rischiereste di danneggiare il cibo! Sempre meglio sostituirlo immediatamente e non lesinare sul prodotto.