Frutta autunnale: i benefici dei cachi

I cachi sono un frutto tipicamente autunnale e l’albero è di origine orientale. La coltivazione risale a 2000 anni fa ad opera dei contadini cinesi, mentre le prime coltivazioni in Italia risalgono agli inizi del Novecento. I cachi sono ricchi di acqua, fibre, carboidrati e zuccheri e contengono potassio, fosforo, calcio e altri minerali in minor quantità. Inoltre contengono vitamina A, del gruppo B, C, E, K e J.

I cachi sono importanti per rafforzare le difese immunitarie in vista dei malanni tipici dell’inverno. In più sono molto energizzanti grazie alla grande presenza di zuccheri e potassio, quindi sono indicati agli sportivi e ai bambini, o da consumare in caso di stress e stanchezza.

Sono un frutto lassativo grazie all’alto apporto di fibre. Molto utili in caso di stipsi, ma fanno bene anche a chi soffre di disturbi epatici e allo stomaco. Il cachi ha proprietà antiacidità ed è quindi indicato anche in caso di gastrite ed è consigliato anche in caso di cure antibiotiche per i suoi effetti sulla flora batterica.

I cachi vantano una buona dose di antiossidanti, sono utili per contrastare l’invecchiamento cellulare, l’azione dei radicali liberi e aumentano la resistenza dell’organismo contro gli attacchi degli agenti virali. Grazie al betacarotene e alle sue proprietà antiossidanti è molto utile anche per contrastare l’invecchiamento cellulare.

Sono in grado di abbassare la pressione del sangue e il buon contenuto di rame è essenziale per la produzione di globuli rossi. Un ottimo frutto per chi soffre di ipertensione e per proteggersi dagli attacchi cardiaci.

Il cachi ha delle piccole controindicazioni. A causa dell’elevato apporto calorico ed il ricco contenuto zuccherino è  sconsigliato per coloro che vogliono perdere peso. La quantità di zuccheri determina inoltre un elevato indice glicemico, che esclude il caco dalla dieta del paziente diabetico. Date le sue proprietà lassative meglio evitare in caso di colite o diarrea.

 

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