Grappa, anche in estate si può bere

Secondo l’Istituto di Tutela Grappa del Trentino la grappa può essere bevuta anche di estate, adottando maniere corrette che possono anche sfociare nella formulazione di cocktail a base di acquavite.

La grappa può essere bevuta anche nel periodo più caldo dell’anno, ma seguendo alcuni consigli: non consumarla con il ghiaccio perché un’aggiunta di componente acquosa rovinerebbe l’intensità, i profumi e il gusto del distillato. Fanno eccezione le grappe più giovani, morbide e aromatiche, che si possono bere ad una temperatura leggermente più fresca rispetto a quella ambiente in modo da non far prevalere l’alcol.

L’istituto traccia inoltre un identikit del consumatore di grappa. Secondo le statistiche almeno il 30% degli italiani consumerebbe grappa in maniera regolare e oltre il 75% conosce l’acquavite. La più apprezzata è la grappa bianca morbida, ma negli ultimi anni è cresciuto il consumo delle grappe invecchiate e non solo dal pubblico maschile.

Il fatturato medio annuo che la grappa genera in Trentino è calcolato intorno ai 15 milioni di euro per l’imbottigliato e 2 milioni di euro per quanto riguarda la materia prima. Ogni anno vengono prodotti circa 10 mila ettanidri di grappa (circa il 10% del totale nazionale) vale a dire circa 4 milioni di bottiglie equivalenti (da 70 centilitri) distillando 15 mila tonnellate di vinaccia.

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