Il pomodoro in origine era di colore viola

Il pomodoro anticamente non era rosso nè giallo, ma in origine il pomodoro era viola, come le melanzane, le more o l’uva. Questo è quanto emerge da due studi indipendenti, condotti dall’Istituto di Scienze della Vita della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e dall’Accademia Cinese delle Scienze di Pechino.

Il colore viola era dovuto alla presenza delle sostanze antiossidanti chiamate antocianine, ma poi è cambiato in rosso per una mutazione genetica avvenuta spontaneamente e ricostruita adesso dalle due ricerche. Il punto di partenza è stata l’analisi di una varietà di pomodori viola molto rari e noti fin dagli anni ’70, della varietà chiamata Aft (Anthocyanin Fruit) e con striature viola sulla buccia. Il genoma del pomodoro contiene oltre 30.000 geni e uno di questi fa sì che la varietà Aft presenti antociani nella buccia.

Il gruppo italiano guidato da Pierdomenico Perata, con Sara Colanero, Silvia Gonzali, ha scoperto che non si tratta di un gene esclusivo di quella varietà, ma che è il comune pomodoro ad averlo perso. Ottenere questo risultato “ha richiesto molti anni di lavoro, in un contesto di forte competizione con alcuni gruppi di scienziati cinesi, particolarmente attivi su questa tematica di ricerca”, ha osservato Perata. “La Cina – ha aggiunto – investe oltre il 3% del PIL in ricerca, mentre l’Italia appena l’1,3%: è evidente che la competizione diventerà sempre più difficile, considerando la differente disponibilità di finanziamenti per la ricerca scientifica”.

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