Intestino irritabile, tutto ciò che c’è da sapere: cause, sintomi e rimedi

L’intestino irritabile è una condizione che accomuna circa il 10% della popolazione e che colpisce in maniera principale le donne tra i 20 ed i 50 anni. Andiamo a scoprire tutto ciò che c’è da sapere riguardo questo disturbo analizzando cause, sintomi e rimedi.

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I dolori inflitti dall’intestino irritabile (Andrea Piacquadio da Pexels)

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Con il termine di sindrome dell’intestino irritabile si intende un disturbo per il quale fastidio e dolore addominale sono frequenti e sono associati ad una poco corretta evacuazione.

Si tratta di una patologia che colpisce circa il 10% della popolazione ma a farne le spese sono principalmente le donne dai 20 ai 50 anni.

Inoltre circa il 60% dei pazienti di tale disturbo accusano assidua spossatezza ed affaticamento. Nonostante sia un disturbo cronico, la forza dei sintomi può variare da periodo a periodo.

Ma quali sono le cause? I sintomi? Ed i rimedi? Scopriamo tutto ciò che c’è da sapere riguardo la sindrome dell’intestino irritabile.

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Intestino irritabile: le cause, i sintomi ed i rimedi

Iniziando dalle cause che scaturiscono questa sindrome, possiamo dire che sono molteplici e non riconoscibili in un unico fattore scatenante.

Può infatti essere provocata sia da elementi biologici, sia da intolleranze alimentari, dall’utilizzo frequente di farmaci ma anche lo stress può essere una causa accertata.

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Situazione di stress (RobinHiggins da Pixabay)

Quali sono invece i sintomi di tale patologia? Per essere diagnosticata la sindrome dell’intestino irritabile, essa deve essere presente per almeno 3 giorni al mese negli ultimi 3 mesi. I sintomi principali risalgono a:

  • Evacuazione fuori regola (più di 3 volte al giorno o meno di 3 volte alla settimana)
  • Consistenza alterata delle feci
  • Evacuazione difficoltosa
  • Gonfiore o distensione addominale

Quali rimedi si possono porre per migliorare la situazione?

In primis non bisognerebbe mai dimenticarsi di due fattori fondamentali: idratazione ed attività fisica. Per quanto riguarda la prima si consiglia di bere almeno due litri d’acqua al giorno e mangiare alimenti ricchi di questo liquido.

Per quanto concerne la seconda invece, i massimi esperti consigliano di svolgere attività motoria per almeno 20 minuti al giorno; anche una semplice camminata all’aria aperta va più che bene.

Inoltre si deve far fronte ad un miglioramento del proprio regime alimentare: innanzitutto andrebbero eliminati tutti quei cibi che producono alte quantità di gas nello stomaco.

Saranno dunque abolite le bibite gassate, l’insalata a foglie larghe come la lattuga, i legumi e gli ortaggi come cavolfiore, piselli e broccoli.

Masticare un chewing gum e mangiare frutta dopo i pasti (sempre meglio farlo lontano da essi) sono due operazioni che andrebbero evitate il più possibile.

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Gomme da masticare (davidgaigg da Pixabay)

Infine per quanto riguarda i rimedi dipenderà molto dalla causa scatenante del disturbo: se ad esempio è lo stress, una via giusta per migliorare la propria condizione potrebbe essere l’assunzione di ansiolitici.

Nonostante questo se soffrite di tale patologia o avvertite sintomi molto simili, non basatevi unicamente su consigli online: ascoltate il parere di un medico qualificato è il primo passo per ritrovare la salute.

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