L’acqua di cottura della pasta: come riutilizzarla per igiene e salute

L’acqua di cottura della pasta potrebbe essere riutilizzata in vari modi. Ecco alcuni consigli utili per utilizzarla nella maniera più opportuna e proficua.

Grazie all’amido e ai sali minerali che ha assorbito durante la cottura della pasta, l’acqua diventa un toccasana per i capelli o per i piedi. Può essere impiegata per degli impacchi da applicare prima dello shampoo. L’acqua deve essere lasciata in posa per 15 minuti e i capelli appariranno più morbidi e brillanti: dopo si può procedere con il lavaggio finale con lo shampoo. Oppure può essere utilizzata per alleviare gonfiore alle gambe o per un pediluvio. Basta riempire una vaschetta e aggiungere alcune gocce di olio essenziale all’anice stellato: il risultato sarà decisamente rilassante, ideale per rendere i piedi più morbidi.

L’acqua di cottura della pasta può  essere usata anche per cucinare. Ad esempio per cuocere i cibi a pressione o a vapore. Per la cottura a vapore, se è stata salata, presenta però l’inconveniente di aver bisogno di più tempo per raggiungere il punto di ebollizione.

Lacqua di cottura può diventare utile anche per lavare i piatti o anche per cucinare. Spesso buttata in padella con i vari alimenti li rende più gustosi o semplicemente meno asciutti e duri e può servire soprattutto per la cottura di verdure al vapore. Inoltre è l’ideale per tenere i legumi secchi in ammollo ma non per la cottura degli stessi. Infine, se raffreddata, può essere utilizzata anche per innaffiare piantine e fiori poiché ricca di sali minerali.

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