Massimo Bottura è ambasciatore ONU contro lo spreco alimentare

Oggi 29 settembre è la giornata internazionale contro lo spreco alimentare. In tutto il mondo ogni anno si getta un terzo del cibo prodotto. Massimo Bottura volto per la campagna ONU.

Massimo Bottura non ha certo bisogno di presentazioni. Per gli appassionati del settore gastronomico il nome dello chef dell’Osteria Francescana è uno dei principali a livello mondiale per quanto riguarda l’alta cucina, ma non solo. Bottura da anni si fa promotore di iniziative sociali e di educazione alimentare, tanto da essere diventato un ambasciatore a tutto tondo del food a livello mondiale. Si tratta di uno dei personaggi più influenti non solo nel suo settore, ma la sua cucina e la sua Osteria Francescana sono conosciute praticamente in tutto il mondo.

Massimo Bottura volto contro lo spreco alimentare

Anche grazie alla sua notorietà Bottura è diventato ambasciatore delle Nazioni Unite contro lo spreco alimentare. Proprio oggi si celebra la giornata contro lo spreco del cibo e lo chef modenese è stato eletto Goodwill Ambassador nell’ambito del Programma UNEP. Il volto, e il nome, di Bottura quindi saranno “utilizzati” per sensibilizzare l’opinione comune su un tema delicato come quello dello spreco alimentare. E chi meglio dello chef italiano più famoso al mondo può veicolare un messaggio simile, educando le persone a non sprecare il cibo prodotto? Un’attività promossa anche dalla Onlus che Bottura ha fondato nel 2016, la Food for Soul, per lottare contro il “food wasting” e promuovere iniziative di inclusione sociale.
Già qualche giorno fa un altro grande chef italiano, Carlo Cracco, aveva attuato un’iniziativa per sensibilizzare l’opinione comune sul tema dello spreco alimentare. Al suo ristorante in Galleria a Milano chiunque avesse ordinato una pizza Cracco l’avrebbe fatta servire senza uno spicchio (precisamente senza 1/3 del totale), la stessa proporzione in cui annualmente viene sprecato il cibo prodotto a livello mondiale. Qui per il video dello “scherzo” di Carlo Cracco.

 

Impostazioni privacy