Mozzarella Dop di Gioia del Colle: guerra tra Puglia e Campania

Il Parlamento ha dato via libera al marchio dop per la mozzarella di Gioia del Colle nonostante il parere contrario del Consorzio della Mozzarella di bufala campana secondo cui sul mercato ci sarà confusione. Adesso si attende il verdetto finale di Bruxelles.

La diatriba era iniziata lo scorso mese di agosto e adesso Roma  ha decretato che anche la Puglia può avere la sua Mozzarella Dop. La comunicazione, con relativa polemica “geopolitica”, è arrivata dal deputato campano di Forza Italia Paolo Russo: “Con l’annuncio della pubblicazione del disciplinare sul sito internet e dell’invio della richiesta alla Commissione europea, il ministero dell’Agricoltura dà il via libera al marchio Dop per la Mozzarella di Gioia del Colle: ecco il regalo di Natale che il Pd, con il ministro Martina ed il governo italiano, hanno fatto agli allevatori della Campania e ai consumatori di tutto il mondo. La Mozzarella di bufala campana Dop – aggiunge Paolo Russo – sarà uguale alla Mozzarella di Gioia del Colle. Il colpo di coda di una classe politica che ha sempre mortificato la nostra Campania. Ora il campo di battaglia diventa l’Europa, toccherà in quella sede far valere le nostre ragioni”.

Ma la Campania non ci sta e dal Consorzio della Mozzarella di bufala campana avvertono sul pericolo che i consumatori andrebbero in confusione con il marchio Dop, sebbene quella campana sia notoriamente di bufala e quella pugliese di latte vaccino. Il presidente del consorzio di tutela mozzarella di bufala campana Dop, Domenico Raimondo, parla di “decisione inaccettabile” e annuncia battaglia: “La partita non è affatto chiusa andremo fino in fondo e utilizzeremo ogni mezzo a disposizione per evitare quello che è a nostro avviso un clamoroso autogol dell’Italia. Il ricorso alla magistratura è il prossimo passo, ma anche a livello comunitario siamo pronti a far sentire la nostra voce, visto che l’ultima parola spetta all’Ue”.

Dalla Puglia però ribatte il mondo della politica e non solo: “Non dubitavamo — hanno detto i deputati dem Dario Ginefra e Colomba Mongiello — del fatto che il ministro si sarebbe attenuto al buon senso oltre ogni inutile e incomprensibile scontro di campanile per due prodotti della nostra filiera latte entrambi apprezzati in Italia e nel Mondo. Il provincialismo di chi vive di gelosie e di pretese egemoniche è il primo nemico di un Mezzogiorno capace di essere regione d’Europa. Tipico comportamento gretto di chi pensa con l’arroganza di poter fermare la competizione virtuosa tra le nostre regioni e tra i nostri prodotti di qualità”.

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