Nasce il reparto dei Carabinieri per la Tutela Agroalimentare

Nasce il Comando Carabinieri per la Tutela Agroalimentare, in seguito alla riconfigurazione del Comando Carabinieri Politiche Agricole e Alimentari. Il nuovo comparto, al comando del Colonnello Luigi Cortellessa, sarà a presidio dei diritti del consumatore.

Sarà composta da militari altamente specializzati a presidio della produzione agricola e alimentare, articolata su una struttura centrale, Uffici del Comando e Reparto Operativo, e su una struttura periferica di 5 Reparti Tutela Agroalimentare, con competenza interregionale (Torino, Parma, Roma, Salerno e Messina)”.

In una nota dell’Arma si legge che “l’importante comparto di specialità, il cui efficace operare è chiaramente imposto da un articolato sistema normativo, anche di derivazione comunitaria, e da una più consapevole esigenza dei cittadini, più che mai partecipi dell’applicazione delle norme a presidio dei diritti del consumatore, è a pieno titolo inserito tra i Reparti Speciali dell’Arma”.

Subito i militari del reparto specializzato sono passati all’opera attuando dei blitz per tutelare la salute dei cittadini. Ad esempio, in provincia di Caserta e Salerno, hanno sequestrato 5 quintali di prodotti ortofrutticoli e 4.950 uova per carenza di elementi utili per risalire alla provenienza.

In provincia di Napoli, poi, sono state sequestrate 4.560 bottiglie contenenti aperitivi alcolici, per 1.254 litri, con etichette esclusivamente in lingua polacca con la mancanza d’informazioni a tutela del consumatore. Ad Amalfi, invece, hanno sequestrato circa 2000 confezioni tra bottiglie di limoncello e babà in infuso di limone sulle cui etichette venivano richiamati i limoni della Costa d’Amalfi protetti dal marchio Igp. Invece avrebbero utilizzato comuni agrumi piuttosto che i pregiati limoni della Costa d’Amalfi.

In provincia di Parma gli accertamenti svolti dai militari del Comando Carabinieri per la Tutela Agroalimentare hanno consentito di porre sotto sequestro amministrativo oltre 20mila confezioni di conserve a base di prodotti ortofrutticoli, pari a 5,3 tonnellate, per mancanza di rintracciabilità.

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