Parmigiano Reggiano: il 2017 è un anno da record

 

Per il Parmigiano Reggiano il 2017 è un anno da record: prodotte oltre 3 milioni e 650 mila forme, pari a 147mila tonnellate. È la produzione più elevata nella storia dello storico formaggio emiliano. “Il comparto è cresciuto di oltre il 5,2% rispetto al 2016” ha spiegato Bertinelli nonostante “l’aumento del prezzo del 14%” che è passato “da 8,60 euro a 9,80 euro all’ingrosso”.

Il giro di affari del Parmigiano Reggiano è pari a 2,2 miliardi di euro l’anno e nel 2018 è previsto un ulteriore incremento della produzione che porterà a superare i 3,7 milioni di forme prodotte. Il 38% della produzione è destinata all’esportazione all’estero, di cui il 70% nei mercati di Germania, Regno Unito, Stati Uniti, Canada e Francia che pur essendo il primo competitor sull’agroalimentare si conferma il primo mercato. Se al momento “un effetto Trump non si è ancora registrato” – ha spiegato ancora Bertinelli all’Ansa – siamo però attenti e preoccupati. Sarebbe da irresponsabili non preoccuparsi, però stiamo lavorando in modo strutturato per aprire nuovi spazi di mercato”.

Tra i mercati esteri si registra un calo delle vendite negli Stati Uniti con un -9,3% a causa del rapporto euro/dollaro e della concorrenza con prodotti similari. Diverso è invece il risultato dato dall’accordo Ceta che ha visto in Canada, ad esempio, un aumento dell’8,1% rispetto all’anno precedente. A contribuire al calo delle vendite anche i prodotti ‘fake’ che portano ad una svalutazione dei prezzi e risulta un settore in aumento. “Stiamo vivendo un anno da record – ha concluso il presidente del Consorzio – alla politica chiediamo un aiuto concreto sia in Italia, dove servono sanzioni più rigide per chi non si attiene alle regole, sia all’estero per combattere fenomeni come italian sounding e per migliorare la definizione degli accordi bilaterali”.

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