Peperoncino, in dosi elevate può causare perdita di memoria

Secondo una ricerca dell’Università del Qatar un eccesso di cibo piccante potrebbe innescare la perdita di memoria.

Uno studio su oltre 4.500 persone ha scoperto che coloro che consumavano 50 g di peperoncino al giorno avevano il doppio delle probabilità di lamentarsi di avere scarsa memoria.

Gli scienziati non sono sicuri del perché esista questo legame, con alcuni studi che suggeriscono che sia la capsaicina la responsabile. Infatti dosi elevate di capsaicina sono state utilizzate per “disattivare” i nervi che causano dolore. I ricercatori affermano che potrebbe quindi influire sulla “vitalità” dei nervi, ma hanno avvertito che la teoria è “altamente speculativa”.

Gli scienziati dell’Università del Qatar hanno guidato lo studio, che ha coinvolto anche accademici dell’Università dell’Australia meridionale. “Nei nostri studi precedenti il ​​consumo di peperoncino è risultato benefico per il peso corporeo e la pressione sanguigna”, ha affermato l’autore principale. “Tuttavia, in questo studio, abbiamo riscontrato effetti negativi sulla cognizione tra gli adulti più anziani.”

La demenza – di cui la forma più comune è l’Alzheimer – colpisce 850.000 persone nel Regno Unito, secondo la Alzheimer’s Society.Il peperoncino è una delle spezie più utilizzate al mondo, con un’assunzione particolarmente elevata in Asia. Il co-autore dello studio, il dott. Ming Li, ha dichiarato: “In alcune regioni della Cina, come Sichuan e Hunan, quasi un adulto su tre consuma ogni giorno cibi piccanti”.

Il peperoncino è stato associato a un ridotto rischio di obesità, ipertensione e persino una morte precoce. Si ritiene che ciò sia dovuto al fatto che la capsaicina riduce lo “stress interno”. Tuttavia, studi sugli animali che hanno esaminato il ruolo della capsaicina nella funzione cognitiva hanno prodotto risultati contrastanti, con alcuni che suggeriscono che è “neurotossico”.

Per saperne di più, i ricercatori hanno analizzato 4.582 adulti con più di 55 anni che facevano parte del China Health and Nutrition Survey tra il 1991 e il 2006. Ai partecipanti è stato anche chiesto di valutare i loro ricordi su una scala da “molto buono” a “molto cattivo”. I risultati hanno rivelato che il cibo piccante può causa una funzione cognitiva minore se consumato in grandi quantità.

Rispetto ai partecipanti che non hanno mai mangiato peperoncino, quelli che consumavano più di 50 grammi al giorno avevano il doppio del rischio di una scarsa memoria. Tuttavia, i ricercatori hanno notato che 50 g di peperoncino al giorno non sono “comuni nei paesi occidentali”. Inoltre sono necessarie ulteriori ricerche per confermare un legame tra peperoncino e demenza, quindi per ora non è necessario evitare questo cibo piccante.

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