Dobbiamo aver paura se nelle confezioni dei legumi troviamo macchie nere? Arriva la risposta che tutti stavamo aspettando da tempo, consumatori in allerta massima.

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Già pochi giorni fa avevamo dato notizia della polemica insorta dopo che una consumatrice si era lamentata su Il Fatto Alimentare del fatto che nel pesto Tigullio Star ci fosse solo l’1% di pinoli a discapito di quanto invece vantato dall’azienda produttrice.
Oggi arriva una nuova dinamica che sta già facendo insorgere il mondo del food e dell’industria di confezionamento. Una lettrice attenta ha sempre contattato la rivista e si è lamentata di un piccolo particolare che ha destato la sua attenzione.
Si legge nel suo commento: “Buongiorno, una macchia nera all’interno di una lattina di piselli è da ritenersi ‘normale’? Lidia Z”.
Il marchio in questione è uno dei più famosi, forse tra quelli più acquistati in Italia per la notorietà del brand e la bontà dei prodotti proposti ai consumatori. Capiamo se dobbiamo preoccuparci a tal proposito oppure lasciar correre quanto successo.
Pisellini Bio Bonduelle, qualcosa non torna
L’azienda Bonduelle si trova in Via Trento 1 – 24060 San Paolo D’argon (provincia di BG). Si tratta di una realtà nata nel 1853, azienda a conduzione familiare che lavora da 7 generazioni per sviluppare una produzione agricola che rispetti il territorio e le persone.
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Il claim recita: “Sosteniamo una agricoltura ecologica efficiente, intelligente e solidale, fortemente orientata al futuro e innoviamo ogni giorno dal campo al piatto per creare un futuro migliore attraverso le verdure“.
La loro gamma di prodotti annovera moltissime tipologie di alimenti e confezioni, dalle insalate in busta, salse e creme spalmabili a base vegetale, crocchette e altre tipologie veg da congelare fino alle scatole di alluminio contenenti mais, pisellini, carote, fagioli e moltissimo altro ancora.
La risposta de Il Fatto Alimentare ha zittito ogni allarmismo riguardo la presenza di macchie nere all’interno delle lattine di alluminio ad uso alimentare.
Le proteine presenti nei legumi, quando a contatto con la superficie della lattina, possono produrre questo fenomeno naturale, il cui risultato è quello visibile nell’immagine. Un’eventualità che potrebbe presentarsi nel caso di piselli, ceci e mais, particolarmente ricchi di proteine, e che non comporta alcun rischio per i consumatori.
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Quindi nessuna allarmismo ma solo l’effetto diretto dell’anidride carbonica dei legumi a contatto con la superficie metallica della lattina, nulla di grave per la salute umana. I consumatori possono dormire sonni tranquilli!