Siamo stati da Pescaria a Bologna: cosa e come si mangia

Solo pochi giorni fa appariva un post sulla mia home di Facebook che parlava dell’apertura di un Pescaria in centro a Bologna. Era da tempo che volevo provare la cucina di questo locale, e il mio recente viaggio in città è stata occasione per togliermi lo sfizio.

Gli interni

Sarà che sono un ghiottone della cucina di mare, declinata in tutte le sue salse, sarà che era da tempo che avrei voluto provare le specialità di Pescaria (che ha anche un ristorante a Roma, oltre a quelli di Polignano, Trani, Milano e Torino), ma il mio viaggio a Bologna è stata l’occasione giusta per testare i piatti che si preparano in questa sorta di “fast food” tutto italiano (anzi pugliese) a base di pesce. Non lasciatevi ingannare, il cibo di Pescaria è nettamente migliore di quello che si può provare nei vari Mc Donald’s o Burger King, quindi l’appellativo di fast food per certi versi sembra un po’ inadeguato. La modalità di servizio è però molto simile: lavagnoni con menu fuori e dentro al ristorante, si ordina direttamente alla cassa e si attende il cibo al proprio posto al tavolo. Attesa di 10 minuti circa prima che i piatti vi vengano serviti. Anche il fatto che siano per lo più i panini le specialità della casa, fa pensare a una sorta di fast food. Ma, almeno in questo caso, non junk food.

Cosa si mangia a Pescaria: specialità panini

Panini, ma ovviamente non solo; anche insalate di mare e primi di pesce, o ancora polpo, salmone o branzini arrosto o alla griglia. Il piatto forte, e più richiesto, da Pescaria sono però i sandwich farciti con pesce e molto altro.

Il locale ispira mare: pareti bianche con mattonelle blu, arredi a tema marino e marittimo, dettagli che ti riportano nel mondo di Nettuno pur trovandoci nel bel mezzo di Bologna. Peccato che, il mare, lo si “senta” più nell’arredamento e nel tipo di locale che nel piatto. La premessa è d’obbligo: scordatevi il tipico ristorante di mare, Pescaria è tutt’altro. Pescaria è un buon compromesso tra una discreta mangiata di pesce (sia per qualità che quantità) e un prezzo tutto sommato ragionevole. Il cibo non è eccezionale, e ci mancherebbe altro, ma se non siete troppo pretenziosi qui andate sul sicuro.

Per quanto riguarda la cena ho optato per un panino con polpo fritto, olio di alici, mosto cotto di fichi, rape e ricotta. Già il fatto che il panino sia arrivato appena 10 minuti dopo l’ordinazione fa capire che l’ingrediente principale dello stesso, il polpo fritto, fosse stato preparato in (forse largo) anticipo, tanto che una volta al tavolo risultava già tiepido, più tendente al freddo. La farcitura del panino era comunque ricca e importante, benché forse il tutto risultava troppo secco, quasi stoppaccioso; forse qualche salsa ad ammorbidire il tutto sarebbe stata utile. Nel complesso però un panino che si è lasciato mangiare con gusto, togliendo i difetti prima citati. Il tutto accompagnato da una frittura di pesce, questa decisamente piacevole e ghiotta. D’obbligo il vino bianco: optato per un Verdeca.

Quindi, per chiudere, se non siete mai andati da Pescaria e volete provare questa “nuova” cucina a base di pesce recatevici di certo. L’importante non andare con aspettative troppo alte: ma probabilmente, togliendo i ristoranti più “raffinati” e “gourmet” dove la qualità della materia prima è comprensibilmente più alta, a Bologna forse è uno dei compromessi migliori per quanto riguarda il rapporto qualità prezzo.

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Il panino
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