Rape o barbabietole? Togliamoci ogni dubbio

Rape e barbabietole, da sempre confuse. Vediamo le differenze, come riconoscerle e quando usarle.

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Barbabietole (Foto di Anna Sulencka da Pixabay)

Da sempre le rape e le barbabietole vengono confuse, ma sono due alimenti istinti. Vediamo quali sono le caratteristiche in comune e le differenze tra queste due.

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Differenze sostanziali

Le rape e le barbabietole fanno parte della famiglia delle crucifere.

Frutta
ortaggi

La rapa presenta come parte commestibile la radice, a differenza delle altre crucifere di cui si mangiano foglie e fiori.

La radice della pianta ha forme e colori diversi a seconda del periodo di raccolta e dalla zona di provenienza, è consumata prevalentemente nel Nord Italia. Può essere più o meno grossa, tondeggiante, ovale; la buccia invece è bianca, ma in alcune coltivazione diventa violetta nella parte superiore.

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La polpa invece è bianca o tendente al giallo, succosa e croccante, dal sapore dolciastro, a volte leggermente piccante.

Si tratta di un cibo tradizionalmente povero, ma sarebbe bene consumarlo vista la disponibilità sul mercato e la quantità di vitamina C contenuta al suo interno; i modi per mangiarla sono diversi: lessa, al forno o cruda in insalata.

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Simili alle rape, ma di tutt’altra famiglia, sono le barbabietole rosse, spesso confuse e addirittura vendute come rape violette: in realtà la barbabietola rossa fa parte della stessa famiglia delle biete da costa e delle barbabietole da zucchero, si tratta quindi di un’altra tipologia di alimento.

Sia le rape sia le barbabietole hanno sali minerali, vitamine e fibre; la barbabietola inoltre contiene grosse quantità di acido folico, infatti è consigliato il suo consumo alle donne in gravidanza.

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Una volta acquistate e portate a casa si conservano in frigo per una settimana all’incirca.

Nella stessa famiglia della saporita barbabietola rossa troviamo la barbabietola da zucchero, coltivata principalmente per l’estrazione del dolcificante.

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