Ricetta torta di formaggio e pesce: cucina come gli antichi romani

Ritrovare nel più antico manuale di gastronomia romana delle ricette che possano essere replicate anche al giorno d’oggi non è impresa semplice. Molte le preparazioni, adorate dai romani, che si sono perse nel corso dei secoli (il garum, colatura di pesce di cui andavano ghiotti, su tutte). Spulciando bene il manuale di Apicio però qualcosa di “attualizzatile” si trova. Come la ricetta di una torta di formaggio e pesce.

Un abbinamento al quale in molti di voi storceranno il naso. Al giorno d’oggi difficilmente affiancheremmo, non solo nello stesso piatto, ma anche nello stesso pasto, il formaggio con il pesce. I gusti dei romani, visti da un’ottica contemporanea, potrebbero risultare piuttosto arditi e coraggiosi; ma va detto che (specialmente in età imperiale) i cittadini dell’Urbe erano delle buone forchette. E il manuale di Apicio ce lo dimostra. Probabilmente i puristi delle ricette a base di pesce non vorranno replicare la ricetta che vi andremo a proporre, ma per chi ama sperimentare ecco un’idea originale che arriva direttamente da 2000 anni fa.
Torta di formaggio con qualunque qualità di pesce salato: usa qualunque tipo di pesce d’acqua salata, cuocilo con olio e levagli la lisca. Prendi le cervella cotte, la polpa, uova sode e il formaggio fresco e fai cuocere tutto in una pentola. Pesta: pepe, ligustico, origano, una bacca di ruta, vino, vino col miele e olio. Metti nella padella e fai cuocere a fuoco lento. Condensa con uova crude e prepara sul piatto la pietanza. Spruzzala di cumino in polvere e servi.

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