Vi siete persi qualche comunicazione del Ministero riguardo i nuovi ritiri alimentari della settimana? Non vi preoccupate, ci pensiamo noi di CheCucino ad aggiornarvi dettagliatamente.

Ogni giorno la lista delle aziende alimentari di tutta la filiera food e wine sono scansionate per controllare che rispettino scupolosamente le normative haccp di sicurezza alimentare che regolano il buono stato del cibo e del vino prodotto e confezionato.
Vi siete persi le ultime comunicazioni fatte uscire in questa prima settimana di marzo? Nessun problema, ci pensiamo noi a fare un aggiornamento sintetico dei vari prodotti richiamati.
Ecco l’elenco dei 2 prodotti tolti dagli scaffali in questi giorni, vediamo i brand ed i lotti interessati. Ricordiamo che il Ministero della Salute ed il Rasff, sono costantemente impegnati a controllare lungo tutto lo Stivale aziende e prodotti correlati per vedere se sono rispettate le normative relative etichettatura, rischio chimico o fisico.
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2 prodotti ritirati, brand e lotti nello specifico
Si consiglia anche stavolta di non consumare i prodotti indicati e riportarli nel punto vendita per il cambio merce immediato anche senza scontrino fiscale come previsto dalla legge.

- San Marco (marchio del prodotto) con il suo Mandorello, lotto 061021 venduto in confezioni monodose piccole all’interno di un cilindro in pvc da 250 g. Data di scadenza al 01/10/22. Il ritiro si deve alla “possibile presenza di corpi estranei metallici, dovuti ad un danneggiamento dell’impianto”.
- Sushi Ebi 4L (8,6-9 cm) 30p 20x200g – Mazzancolle tropicali congelate, lotto di produzione VN032II273 con scadenza riportata nella confezione al 02/10/23. Il richiamo era dovuto alla “presenza di Listeria Monocytogenes”, un pericoloso patogeno che può sviluppare intossicazione alimentare più o meno grave.
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Solo per fare maggiore chiarezza, l’HACCP (acronimo dall’inglese Hazard Analysis and Critical Control Points, traducibile in Sistema di analisi dei rischi e punti di controllo critico) è un insieme di procedure nazionali, mirate a garantire la salubrità degli alimenti, basate sulla prevenzione anziché l’analisi del prodotto finito.
Questo si base non solo sul monitoraggio dei punti della lavorazione ma di tutte la fasi di lavorazione della filiera, dalla pulizia dei locali, alla salute dei dipendenti, le norme igienico-sanitarie adottate, il pack usato, la qualità dell’aria e molto altro.