Sprechi in cucina? 10 modi per risparmiare e fare economia in tempo di crisi

La strada verso la cucina a rifiuti zero è ancora molto lontana. Ci sono però delle buone pratiche da cui si può iniziare.

Verdura frutta
Verdura frutta (foto da Pixabay)

Forse un giorno saremo in grado di produrre zero rifiuti quando saremo tra i fornelli, ma quel tempo non è ancora arrivato e tuttavia non possiamo neanche più permetterci di continuare così.

Ci sono diverse pratiche che se messe in atto possono portare a due buoni risultati: fare del bene a noi, ma anche alla salute del pianeta.

Una buona base di partenza, non soltanto in cucina, è quella di chiedersi al momento dell’acquisto se abbiamo realmente di bisogno di quel bene. Dobbiamo imparare a ricordare che ogni volta che stiamo comprando qualcosa di fatto produciamo rifiuti, quindi eliminare gli eccessi è un buon modo per iniziare a fare del bene al pianeta e anche alle nostre tasche.

Rinunciare ai prodotti usi e getta. Per salvare il pianeta dobbiamo imparare a rinunciare a tutte quelle cose che in cucina possono essere usate solo una volta: piatti e bicchieri di plastica ormai in UE sono vietati, ma sarebbe bene fare a meno anche di quei prodotti in carta riciclata.

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Una cucina ad impatto zero; consigli pratici

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Verdura (Pixabay)

Uno dei tanti atti pratici che potremmo fare per avviarci verso una cucina ad impatto zero è quello di eliminare l’utilizzo delle capsule di caffè. Bisognerebbe poi preferite ai cibi pronti quelli fatti in casa. Del resto, prendersi cura di noi stessi e della nostra salute è il modo migliore che abbiamo per salvare il pianeta.

Per la spesa via i sacchetti di plastica e sì alle borse riutilizzabili. Comprare cibi sfusi e in grande quantità; ovviamente ci si riferisce a quelli che possono essere acquistati in questo modo e cioè legumi, ma anche pasta e riso così da evitare che il packaging finisca nella spazzatura.

Stop alla pellicola trasparente, è plastica e il suo smaltimento richiede molti anni, meglio utilizzare i contenitori rigidi.

Forse però il consiglio migliore che si può dare è quello, per chi ne ha la possibilità, di produrre frutta e verdura nel proprio giardino. Solo così si ottiene un vero prodotto a km zero, necessario e senza sprechi.

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