Storia e leggenda del cannolo siciliano

Il cannolo siciliano è un dolce tipico siciliano conosciuto in tutto il mondo, tanto che il 28 aprile a New York si celebra il ‘Cannolo Day’, una iniziativa di Philip Guardione, executive Chef della catena di ristoranti siciliani Piccola cucina a New York, da sempre legato alle sue radici catanesi e attento alle più antiche tradizioni. Ma come e quando nasce il cannolo siciliano?

Sembra quasi certo che sia stato inventato a Caltanisetta che in arabo significa “Castello delle donne”. Infatti qui i saraceni convogliavano i propri harem e le donne dell’emiro, per passare il tempo, preparavano delle prelibatezze uniche, soprattutto dolci. In uno dei tanti esperimenti culinari avrebbero creato questo dolce a forma di banana, alludendo alle doti del sultano.

Secondo un’altra fonte il cannolo sarebbe stato realizzato per la prima volta in un convento nei pressi di Caltanissetta. Durante il periodo di Carnevale le monache prepararono un dolce formato da un involucro riempito da una crema di ricotta e zucchero ed arricchito con pezzetti di cioccolato e granella di mandorle.

Di certo sappiamo che le sue radici risalgono alla dominazione araba in Sicilia (dal 827 al 1091). Avendo trovato in loco la ricotta di pecora iniziarono a lavorarla con canditi, pezzetti di cioccolato e ad aromatizzarla con liquori, dando vita ad un’accoppiata vincente, zucchero e ricotta , per dar poi vita a due dei dolci più celebri al mondo: la cassata ed i cannoli.

Ma è probabile che l’origine intrecci sacro e profano. Il duca Alberto Denti di Pirajno, cultore di gastronomia nel libro “Siciliani a tavola” scrive: “Il cannolo non è un dolce cristiano, ché la varietà dei sapori e la fastosità della composizione tradiscono una indubbia origine mussulmana”. Probabilmente dopo l’arrivo dei Normanni gli harem si svuotarono e alcune donne si convertirono al Cristianesimo entrando in convento. Qui avrebbero realizzato il dolce cannolo imparato alla corte degli emiri.

 

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