Storia e origine delle chiacchiere di Carnevale

Ancora poche settimane al Carnevale ma sono già in vendita le famose chiacchiere, dolce tipico di questa festa che tanto piace soprattutto ai più piccoli. Vediamo insieme l’origine di questo dolce e il significato del nome.

Secondo fonti storiche l’origine delle chiacchiere risale all’epoca romana, quando venivano fatti dei dolcetti a base di uova e farina chiamati “frictilia”, fritti nel grasso del maiale, preparati dalle donne romane per festeggiare i Saturnali (festività che coincide al nostro Carnevale). Semplice ed economiche da preparare, venivano preparate in grandi quantità poiché dovevano durare tutto il periodo della Quaresima. La tradizione dei frictilia è sopravvissuta fino ad oggi, anche se solo di rado vengono fritte nello strutto.

Secondo un’altra fonte le chiacchiere avrebbero origini napoletane: la Regina Savoia volle chiacchierare e le venne fame, a quel punto chiamò il cuoco di corte, Raffaele Esposito, per farsi fare un dolce che potesse allietare lei e i suoi ospiti e conferì il nome di “chiacchiera” al dolce appena fatto. Le chiacchiere sono composte da un impasto a base di farina e uova che viene modellato a forma di striscia sottile dai bordi seghettati e quindi fritto in olio bollente o cotto al forno per una versione più light. Attenzione alle chiacchiere confezionate: solitamente vengono prima fritte e poi cotte al forno per farle diventare più croccanti per un periodo più o meno lungo. Di conseguenza, meglio prepararle in casa o acquistarle in pasticceria o da un fornaio per ottenere un prodotto di miglior qualità.

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