Tiramisù 2.0, il dolce tipico trevigiano ricreato con la tecnologie 3D

Con il progredire della tecnologia e delle innovazioni anche il campo della cucina si evolve sempre più. Andiamo alla scoperta del Tiramisù 2.0, il dolce della tradizione trevigiana creato con la tecnologia 3D.

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il dolce tipico di Treviso ( Anestiev da Pixabay)

LE RICETTE PIU’ BUONE DI OGGI:

  1. Impasto perfetto che si gonfia come un palloncino, solo acqua e farina: il segreto degli chef
  2. Frollini soffici al limone, profumatissimi si preparano in pochi semplici passaggi
  3. Calamarata di verdure con asparagi e carciofi croccanti, super golosa. Ricetta veloce di Chiara Maci

Il tiramisù nacque nella seconda metà dell’Ottocento nei pressi di Treviso ad opera di alcuni contadini del posto. È la quinta parola della cucina italiana più conosciuta all’estero, prima nell’ambito dei dolci.

Difatti in numerosissimi ristoranti al di fuori del Belpaese, tra la lista dei dolci sorge sicuramente questa delizia italiana.

Si compone di quattro ingredienti principali ed indispensabili: mascarpone, uova, caffè e savoiardi. Se lo volete replicare tranquillamente ai fornelli di casa, date un’occhiata al seguente articolo per una ricetta facile e alla portata di tutti.

Tuttavia, andando avanti e progredendo nella scienza, la tecnologia è entrata a piè pari anche nel mondo della cucina. È stata infatti creata una versione 2.0 del noto dolce riproducendolo con la tecnologia 3D. Andiamo insieme a scoprire come.

Tiramisù 2.0 ricreato con la tecnologia 3D

Da qualche anno sono state inventate delle stampanti con la tecnologia 3D in grado di riprodurre alimenti commestibili attraverso una ricetta ricevuta tramite file.

Gli ingredienti usati per la creazione di tale alimento possono essere vari ma principalmente vengono usati olii, farine, acqua e paste vegetali. 

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Stampante 3D (lppicture da Pixabay)

I piatti dunque vengono riprodotti con alimenti freschi e forniscono precisamente l’aroma dell’alimento stampato. La Natural Machines, società d’alta tecnologia spagnola, ha voluto cimentarsi in quest’impresa.

Per questo motivo è stato chiamato Francesco Redi (organizzatore della Tiramisù World Cup) al fine di sovraintendere alle operazioni per riprodurre il Tiramisù 2.0.

I risultati del progetto: il tiramisù 3D

Il risultato del progetto è stato un Tiramisù a regola d’arte con le giuste dosi ed il perfetto sapore. La cosa non andrà giù ai più scettici ma stiamo assistendo al futuro della cucina.

Dopo gli esiti, Francesco Redi ha affermato: “Siamo orgogliosi che la nostra realtà trevigiana sia stata chiamata a stabilire i criteri e perfezionare il funzionamento per ricreare il Tiramisù migliore. Quegli stessi criteri che sono poi i medesimi a cui i giudici della Tiramisù World Cup devono attenersi per valutare i dolci preparati dai nostri concorrenti“.

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Il tiramisù 2.0, il futuro della cucina ( tookapic da Pixabay)

La macchina usata per ottenere tale risultato è stato rinominata Foodini per creare un gioco di parole tra Food (cibo in inglese) e il noto mago Houdini.

Non bisogna dunque veder queste nuove macchine come demoni bensì paragonarle ad oggetti come fruste per cucina o robot. Se il gusto, le proprietà nutrizionali e i benefici che apportano sono gli stessi, perchè dunque schierarsi contro la tecnologia?

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