Tumore al colon, il cibo in scatola per prevenirlo: parola agli scienziati

Un recente studio italiano sosterrebbe che mangiando un determinato cibo in scatola si potrebbe prevenire in maniera efficace l’insorgenza di tumore al colon. Lasciamo la parola agli scienziati per comprendere al meglio l’argomento.

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Tumore al colon (Peakstock da Adobe Stock Photo)

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Il tumore al colon, scientificamente noto come carcinoma del colon-retto, è la terza formazione cancerogena maligna più comune al mondo.

Basti pensare che i morti causati da tale patologia ammontano a circa 610.000 di persone lungo tutto l’arco dell’anno.

Le principali cause sono riconducibili allo stile di vita o all’avanzamento dell’età mentre in rarissimi casi sono correlati a malattie genetiche ereditarie.

Un recente studio italiano però ha evidenziato come un cibo in scatola accrescerebbe le possibilità di non sviluppare tale problematica. Scopriamo insieme di cosa stiamo parlando.

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Tumore al colon, il cibo in scatola per prevenirlo

La ricerca è stata condotta dall’Italian Institute for Planetary Health (IIPH) in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano.

Esso ha coinvolto all’incirca 2500 pazienti con diagnosi di tumore al colon retto mentre altri 4000 sono stati i controlli di persone che non hanno rilevato tale problematica.

I ricercatori hanno scoperto che consumare almeno due volte alla settimana pesce in scatola sott’olio abbasserebbe del 34% il rischio di insorgenza del tumore al colon-retto.

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Pesce in scatola (makamuki0 da Pixabay)

La riduzione delle probabilità d’insorgenza di tale patologia sarebbero tutte riconducibili alla presenza di Omega3 in tale alimento.

Le parole di Barbara D’Avanzo, ricercatrice dell’Istituto Mario Negri

Sul caso ovviamente è intervenuta anche la ricercatrice Barbara D’avanzo dell’Istituto Mario Negri, la quale ha affermato “La riduzione del rischio di insorgenza è confermata anche nel caso che il tumore del colon e quello del retto vengano considerati separatamente. È possibile che i benefici siano collegati al contenuto di acidi grassi omega-3 o ad altri nutrienti presenti nel pesce stesso.

A questo punto però bisogna ricordare che esistono anche altre fonti di Omega3 oltre al pesce ed esse sono semi di lino, semi di Chia e noci.

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Le noci, ottime fonti di Omega3 (1643606 da Pixabay)

Una critica che può sollevarsi allo studio però è che mangiando pesce in scatola si può prevenire il cancro al colon ma esso risulta non troppo benefico per altre caratteristiche o parti del corpo.

Il consiglio finale è dunque quello di leggere attentamente l’etichetta in modo da valutare consciamente cosa è contenuto in tale prodotto. Infine sempre meglio acquistare le riserve in vetro per evitare il pericolo dal contatto di alluminio.

 

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