Un tiramisù di oltre 100 metri per il World Guinness

Domenica 11 febbraio in Friuli Venezia Giulia, presso Tiare Shopping di Villesse, si tenterà di stabilire il Guinness World Record per il tiramisù più lungo del mondo. Il minimo sindacale sarà di 100 metri di lunghezza dato che si tratta di un primo record.

A stabilirlo sarà Mirco Ricci, già detentore del primato per il più pesante (3015 chili) stabilito a Gemona nel 2015 e del più grande profiterole (150 chili). All’evento dell’11 febbraio saranno impegnati decine di pasticceri professionisti dell’associazione friulana “Etica del gusto”. Ad emettere il verdetto sarà infine il giudice Lorenzo Veltri, inviato dalla direzione del Guinnes Word Record di Londra. E’ previsto un tavolo lungo almeno centro metri, attorno al quale lavoreranno tanti volontari insieme ai pasticceri professionisti dell’associazione friulana ‘Etica del gusto’.

Verranno utilizzate oltre 250 teglie messe l’una accanto all’altra e per gli ingredienti è prevista la partecipazione di aziende sostenitrici come: Latterie Friulane; Forno Bonomi, Oro Caffè, Uova Pascolo, Lidt. Si brinderà al record con “Tiramisù” Spumante Italiano di Astoria, prodotto in Veneto, suggellando cosi almeno sul tavolo l’unione culinaria tra le due regioni. Infatti attorno al tiramisù c’è stata anche una diatriba, circa l’origine del dolce, una discussione che dura da tempo, con levata di scudi dei presidenti delle rispettive regioni, Veneto e Friuli Venezia Giulia, dove la ricetta è stata sviluppata.

“In questa nuova sfida – spiega Ricci – la storia del dolce che ha unificato l’Italia viene valorizzata dalla coesione e dal senso di appartenenza della comunità friulana che l’ha ritrovato. Infatti, sono molte le aziende che sosterranno l’iniziativa, con l’aiuto di tanti volontari e professionisti pronti a scendere in campo per conquistare un nuovo primato mondiale. Inviteremo anche i rappresentanti delle città di Treviso, Tolmezzo e San Canzian d’Isonzo, per Pieris, in modo da festeggiare tutti insieme questo patrimonio della cucina italiana”.

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