Vitamina D: sintomi della carenza e cosa mangiare

Il deficit di vitamina D è particolarmente comune durante i mesi invernali, quando la luce solare e le ore diurne sono ridotte. Ma aggiungere determinati alimenti alla vostra dieta potrebbe aiutare a prevenire alcuni sintomi di una carenza di vitamina D. Queste sono le migliori fonti alimentari della cosiddetta vitamina “sole”?

La vitamina D è una delle vitamine più importanti per il corpo, in quanto aiuta a mantenere le ossa, i denti e i muscoli sani. I sintomi di carenza di vitamina D includono dolore osseo o alla schiena, se ti senti costantemente stanco o se ti ammali di frequente. Altri segni premonitori includono perdita di capelli, dolore muscolare e tagli o ferite che richiedono più tempo per guarire del normale. Una grave mancanza di vitamina può anche portare ad alcune complicazioni indesiderate, tra cui deformità ossee, rachitismo o osteomalacia. Le ricerche suggeriscono che uscire a prendere il sole due volte a settimana per cinque o trenta minuti, a seconda dell’individuo, tra le 10 e le 15 dovrebbe e aiutarti a raggiungere livelli sufficienti di vitamina D.

Ma potresti ridurre il rischio di una carenza di vitamina D mangiando regolarmente alcuni alimenti. Il tonno in scatola è una delle migliori fonti alimentari di vitamina D disponibili. Si potrebbe anche evitare una carenza mangiando più funghi. Alcuni funghi possono essere trattati con luce UV, che aumenta la quantità di vitamina D che potrebbero fornire.

Una delle migliori fonti naturali di vitamina D è il pesce grasso, in particolare il salmone. Una porzione di salmone fornisce la quantità totale giornaliera raccomandata di vitamina D. Anche altri pesci grassi di acqua fredda, come gli sgombri, le sardine e il pesce spada hanno anch’essi livelli elevati di vitamina D. Allo stesso modo, il pesce spada è una grande fonte naturale di vitamina D. Altre buone fonti alimentari includono tuorli d’uovo e alcuni cereali o succhi di frutta.

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