La ricetta della tradizione romana che è anche priva di glutine e piace davvero a tutti

Devi assolutamente provare questo piatto che ti voglio proporre oggi, che rappresenta appieno la tradizione romana, ma con una piccola variante a garanzia di chi soffre di celiachia.

Pomodori ripieni di riso alla romana

L’Italia è nota per la sua fioritura di piatti tipici regionali o ancora più locali, spesso realizzati in un solo posto e magari nemmeno nel paese affianco: in questo quadro, sicuramente Roma è la capitale anche gastronomica del nostro Paese, con una grandissima varietà di piatti che devi assolutamente assaggiare per poi leccarti i baffi.

Dall’inconfondibile carbonara, vero esempio della romanità a tavola, passando per la variante gricia e ancora carciofi alla Giuda, abbacchio, trippa e molto altro a disposizione. In questa carrellata di piatti tipici, non sempre vengono annoverati i pomodori ripieni di riso, che sono invece davvero amatissimi e non mancano mai sulle tavole dei romani. Io qui te li propongo nella ricetta tradizionale, ma con una variante che li rende gluten free.

Ingredienti

  • 8 pomodori grandi tipo ramati o cuori di bue
  • 200 g di riso Arborio
  • 1 cucchiaino di origano secco
  • 10 foglie di basilico fresco
  • 3 cucchiai di Pecorino Romano grattugiato
  • 2 cucchiai di corn flakes
  • 1 cipolla piccola
  • 1 spicchio d’aglio
  • 1 cucchiaio di olio extravergine di oliva
  • 4 patate medie
  • Sale e pepe q.b.

Preparazione

  1. Il primo passo è quello di lavare i pomodori, quindi con un coltello seghettato tagliate il cappello, togliendo poi la polpa con un cucchiaio. Si tratta di un’operazione molto delicata e nel farlo dovete davvero stare molto attenti a non rompere il pomodoro;
  2. Tenete da parte la polpa, che poi frullate con il mixer insieme a un pezzo di cipolla e a uno spicchio d’aglio, sale e pepe, ma prima scolate i pomodori dall’acqua in eccesso, svuotandoli nel lavandino;
  3. Una volta frullata la polpa di pomodoro, aggiungete poi le foglie di basilico e completate l’operazione, in modo che anche queste finiscano per tritarsi come si deve;
  4. Il pomodoro frullato va messo insieme all’origano, con filo d’olio e una manciata di di pecorino romano, aggiungendo anche il riso crudo e mescolato, il tutto in una ciotola capiente che terrete da parte;
  5. Tocca adesso alle patate, che vanno pelate, fatte a pezzetti e quindi mescolate con olio, sale, pepe, origano, aglio, per renderle ben condite: per fare questa operazione, usate pure le mani, una volta pronte, spezzettate i corn flakes e disponete tutto su una teglia da forno;
  6. Sulle patate, posizionate i pomodori svuotati, che possono ora essere riempiti col composto di pomodoro frullato condito e riso crudo, ma non fino all’orlo perché tendono a gonfiarsi. Potete quindi rimettere il cappello ai pomodori, quindi mettetegli sopra un foglio di carta forno bagnata, che eviterà di farli bruciare;
  7. Infornate a 180° in forno statico, per circa un’ora. A metà cottura, il foglio di carta forno può essere tolto, in quanto si deve formare una piccola crosta sul cappello del pomodoro. Terminate la cottura, quindi tirateli fuori dal forno e fateli un po’ freddare, per servirli poi ancora tiepidi.

Alcuni consigli finali per realizzare i pomodori ripieni di riso alla romana

Una variante dei pomodori ripieni di riso
Alcuni consigli finali per realizzare i pomodori ripieni di riso alla romana (CheCucino.it)

Questo piatto è di quelli che pur rispettando la tradizione si prestano a delle varianti che lo rendano appetibile a tutti: nella versione gluten free che ti ho appena presentato, come avrai sicuramente intuito, per fare in modo che anche chi è celiaco o sia comunque intollerante al glutine possa mangiarlo, ho sostituito il pan grattato con dei corn flakes, che sono naturalmente a base di mais e quindi privi di glutine.

Mi raccomando: fate sempre attenzione alle etichette di quello che acquistate e prestate attenzione a eventuali contaminazioni. L’etichetta infatti deve specificatamente indicare il logo gluten free, per salvaguardare chi soffre di celiachia da possibili problemi di salute.

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