Specializzata in corse estreme e triathlon, la sua carriera stava per essere vanificata da una malattia sconosciuta che poi si è rivelata essere celiachia.
Dopo un inizio di stagione difficile segnato da infortuni, di recente ha trionfato in una gara che ha affrontato a Londra, ma la sua storia è davvero incredibile: è la vicenda personale di un’atleta che non si è mai arresa di fronte a quelli che erano infortuni inspiegabili e che adesso che ha scoperto che erano legati a una malattia della quale non era a conoscenza, è tornata a dare il meglio di sé stessa, con risultati spaventosi.
La sua emozionante storia viene oggi raccontata sulle colonne di The Indipendent, nella versione online dello storico giornale britannico: la triatleta inglese Lucy Charles‑Barclay non è un’atleta qualsiasi, ma ha saputo farsi valere a livello internazionale, conquistando anche una competizione durissima come l’Ironman, nel 2023, alle Hawaii, davanti alle tedesche Anne Haug e Laura Philipp. Ma tante volte in passato i risultati non arrivavano.
Infatti, il suo percorso di crescita atletica in molte occasioni è stato ostacolato da lesioni inspiegabili, dagli strappi alle fratture, fino a quando non è arrivata la diagnosi che ha chiarito cosa avveniva al suo corpo: questo era infatti indebolito dalla celiachia, una malattia autoimmune legata al consumo di glutine. La celiachia non è una semplice intolleranza al glutine, ma rende difficile il percorso di vita di chiunque.
L’atleta, dopo la vittoria del 2023, ha iniziato a vedere peggiorare le proprie condizioni di salute, fino a quando non era arrivato il clamoroso ritiro alla London T100 dello scorso anno. Si tratta di una delle tappe di un campionato mondiale molto simile alla Formula 1 o alla Coppa del mondo di ciclismo, con gare a tappe in tutto il mondo che vedono coinvolti i migliori triatleti al mondo. Cosa era successo alla campionessa lo scorso anno?
Lucy Charles‑Barclay, proprio a ridosso delle gare, consumava una dieta ricca di carboidrati, e di glutine, e di fatto non solo non riusciva a essere competitiva, ma era anche vittima di infortuni improvvisi e appunto inspiegabili, e infine si stava a sua insaputa avvelenando. Cosa le rimaneva da fare, se non eliminare il glutine dalla sua dieta e rimettersi in corsa? Questo ha effettivamente fatto e i risultati ora sono sotto gli occhi di tutti.
Una nuova vita e una nuova dieta, a base di riso, pollo, uova le hanno ridato forza e resistenza, consentendole di raggiungere la forma ideale e quindi di mettere a segno l’impresa di Londra. Infatti, in una zona simile a quella in cui l’anno precedente era stata costretta al ritiro, ha superato Kate Waugh e tagliato il traguardo in lacrime: la triatleta ha avuto anche una dedica da fare, per suo nonno, scomparso a dicembre, che non ha potuto assistere alla sua rinascita.