Una mancia di semi lucidi sul tagliere, il profumo dolce della zucca nell’aria e una scelta smplice: buttare o dare nuova vita.
La zucca accompagna l’inverno senza rumore. Tagli, pulisci, cucini. I semi di zucca ti restano in mano come una promessa non detta. Molti li scartano. Io li sciacquo, li stendo, li guardo asciugare sul termosifone come piccole vele. È lì che capisci il punto: quei semi sono doppi. Possono entrare in cucina. Oppure tornare in giardino.

Separa i semi dalla polpa con le dita. Sciacqua in uno scolapasta finché non restano filamenti. Tampona con carta. Per l’uso nell’orto: scegli i più pieni e integri. Stendili in un solo strato, in un luogo ventilato e ombroso. Gira ogni giorno. In 7–10 giorni saranno asciutti: lo senti perché non sono più gommosi e “scrocchiano” se piegati.
Per la conservazione: riponi i semi secchi in un barattolo di vetro con tappo. Aggiungi un sacchettino di gel di silice o un cucchiaino di riso crudo. Buio, luogo fresco (10–15 °C) e niente umidità. Etichetta con varietà e data. Secondo Seed Savers Exchange, i semi di Cucurbita ben conservati restano vitali anche 4–6 anni.
Pulizia ed essiccazione senza fretta e come usarli in cucina e nell’orto
In cucina: per la tostatura croccante, porta a bollore 1 litro d’acqua con 1 cucchiaio di sale, immergi i semi puliti 10 minuti, scola e asciuga. Condisci con 1 cucchiaio d’olio ogni 200 g, paprika affumicata o rosmarino, e in forno a 160 °C per 15–20 minuti, mescolando a metà. Provali anche con miso e miele o con za’atar e limone.
Per il crudo: frullali in pesto verde con prezzemolo e limone, oppure in granola salata. USDA FoodData Central indica che 30 g di semi sgusciati apportano circa 150–170 kcal, 7–9 g di proteine e ~150 mg di magnesio; sono anche una buona fonte di zinco e ferro. Se li prepari, conservali in barattolo ermetico: meglio consumarli entro 2 settimane; in frigo durano più a lungo. Se senti odore di rancido, è ora di salutarli.

Nell’orto: semina dopo le ultime gelate, quando il suolo supera i 15 °C. Spazia le buche (3 semi per postarella) a 80–120 cm, dirada lasciando la pianta più vigorosa. Irriga in profondità, pacciama, evita i ristagni. I fiori attirano impollinatori: bene per il raccolto, meno per chi vuole salvare la varietà “pura”. Le zucche si ibridano tra specie compatibili. Se vuoi sementi fedeli, lavora con varietà impollinate a mano o mantieni distanza da altre zucche; la Royal Horticultural Society suggerisce ampi isolamenti, spesso impraticabili in città. In dubbio? Goditi la sorpresa.
Test di germinazione rapido: metti 10 semi su carta assorbente umida, chiudi in sacchetto, 7 giorni a 20–22 °C. Se germinano 8 su 10, hai una vitalità dell’80%: semina un po’ più fitto se il numero scende.
Piccoli dettagli fanno la differenza. Non salare né scaldare i semi destinati all’orto. Non avere fretta di chiuderli: l’essiccazione incompleta è il nemico silenzioso. E sì, i semi dei supermercati possono provenire da ibridi: cresceranno, ma non sempre “uguali al genitore”.
Alla fine resta un gesto quieto: il fruscio dei semi su un vassoio, l’attesa. Preferisci il crepitio del forno o il primo germoglio che apre la terra? In entrambi i casi, l’inverno ha già messo da parte la sua primavera.



