Stop alla celiachia: scoperta la nanoparticella che rende innocuo il glutine

Stop alla celiachia: scoperta la nanoparticella che rende innocuo il glutine per il corpo, lo studio ha raggiunto risultati eccezionali

Celiachia stop
Stop alla celiachia

E’ sensazionale la scoperta dei ricercatori della Northwestern Medicine sulla celiachia. L’innovazione arriva proprio dal glutine: una sorta di regalo totalmente inaspettato per le persone intolleranti. Gli scienziati sono arrivati a questa fantastica conclusione iniettando una nanoparticella nei pazienti e hanno scoperto il metodo per bloccare definitivamente la malattia autoimmune che distrugge le pareti dell’intestino di chi ne è affetto. Ma cerchiamo di capirne di più!

La nanoparticella che blocca la celiachia

Chi avrebbe mai pensato che un piccolo, piccolissimo pezzetto di glutine sarebbe stato in grado di fermare la celiachia? Ebbene, forse è proprio dagli eventi più strani che nasce, talvolta, qualcosa di straordinario. Questa nanoparticella che viene iniettata nel paziente aiuta l’organismo a riconoscere il glutine, la principale componente proteica del grano, identificandola con una sostanza che non costituisce pericolo. L’esperimento è durato giorni e giorni. I pazienti, in questo periodo, hanno mangiato glutine senza doversi più privare di niente. E non gli è successo assolutamente niente. Un risultato pazzesco!

Ma come avviene tutto questo? In pratica, la nanoparticella di glutine viene subito captata da cellule immunitarie (i macrofagi) che analizzano il suo ‘cargo’ e ‘avvertono’ altre cellule immunitarie della sua innocuità. Una specie di passaparola che fa sì che l’organismo non abbia reazioni indesiderate nei confronti delle cellule di glutine. In questo modo, ogni reazione infiammatoria che si scontra sulle pareti intestinali delle persone celiache viene eliminata. Al momento, questo esperimento è sotto analisi da parte della Fda statunitense e sarà ora testato anche per altre malattie autoimmuni e per allergie alimentari come quella alle arachidi. Insomma, passi da gigante nel campo della medicina. Una soluzione a diversi problemi di persone intolleranti al glutine. Potrebbe essere l’inizio di una nuova era.

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