Comprare senza glutine può pesare sul portafoglio, ma con qualche trucco si risparmia davvero tanto: basta scegliere bene.
Quando ho iniziato a comprare senza glutine ero un po’ spaesata. Mi guardavo intorno al supermercato e non sapevo da dove cominciare. Poi pian piano ci ho preso la mano, e oggi è diventata una cosa normale, quasi automatica.
Per chi è celiaco non c’è alternativa: il glutine fa male davvero, l’intestino non lo tollera e ogni contatto può provocare conseguenze serie. Ma sempre più persone lo eliminano anche senza diagnosi, magari per sentirsi più leggere o per curiosità.
Il glutine non è altro che una proteina che si trova in tanti cereali: grano, orzo, segale, farro. È quello che rende elastico un impasto, quello che dà struttura a pane e pizza. Se sei celiaco, diventa un problema enorme: il corpo lo riconosce come un nemico e scatena una reazione che danneggia l’intestino. Poi ci sono quelli che, pur non avendo la celiachia, hanno fastidi quando lo mangiano: gonfiore, stanchezza, mal di testa.
La prima regola, se sei celiaco, è leggere le etichette e cercare la spiga barrata. È l’unico simbolo che ti garantisce sicurezza e assenza di contaminazioni.
Se invece vuoi solo ridurlo, puoi puntare su alimenti che naturalmente non ne contengono. Ci sono un sacco di alternative: riso, mais, miglio, sorgo, quinoa, grano saraceno, amaranto. E non dimenticare frutta, verdura, legumi, semi, patate: sono tutti prodotti che puoi usare senza pensieri.
Tanti pensano che senza glutine significhi mangiare meno cose buone. Io invece ho scoperto l’opposto: nuovi sapori, nuove farine, nuove ricette. Ho iniziato a fare più spesso il pane in casa, biscotti e perfino la pasta fresca. Alla fine non è solo un modo per evitare un problema, ma un’occasione per variare davvero la dieta.
Sì, i prodotti confezionati gluten free costano di più, ma il trucco c’è. Puoi puntare su cereali più economici, come riso, mais e miglio, e lasciare quelli più costosi (tipo quinoa o amaranto) per quando vuoi toglierti uno sfizio. E se cucini a casa, spendi la metà e mangi meglio. Per chi è celiaco poi c’è anche il rimborso del sistema sanitario: un aiuto che fa davvero comodo.
Alla fine comprare gluten free non è solo una questione di salute. È imparare a leggere meglio cosa metti nel carrello, a conoscere ingredienti nuovi e a rendere la cucina più varia. Dopo un po’, non ti sembra più una costrizione: diventa semplicemente il tuo modo naturale di mangiare.