Come puoi migliorare la tua digestione, aumentare l’energia o gustare pasti senza glutine con il miglio: un recente studio ne conferma i benefici.
Il miglio, piccolo ma potente supercibo, è un alimento versatile che può essere facilmente integrato nella dieta per favorire la salute fisica e aggiungere varietà e sapore ai pasti. Questo cereale, naturalmente privo di glutine, è una scelta eccellente per chi è sensibile al glutine o per coloro che desiderano ridurre la sua assunzione.

Si tratta di un concentrato di nutrienti essenziali come fibre, proteine, vitamine e minerali come ferro, magnesio e potassio. Questi nutrienti sono fondamentali per mantenere il corpo in salute, supportando funzioni vitali come il sistema immunitario e la salute ossea. Inoltre, il miglio contiene un buon quantitativo di aminoacidi essenziali, che lo rendono particolarmente nutriente rispetto ad altri cereali tradizionali.
Salute e digestione: i benefici del miglio
Un recente studio pubblicato da PubMed ha evidenziato come il miglio sia quello che potremmo definire come un superfood, in quanto la sua composizione è per circa il 65-75% di carboidrati, quindi abbiamo il 7-12% di proteine, il 2-5% di grassi e l’8-15% di fibre. Questi valori lo rendono un alimento equilibrato e benefico per la salute.

In particolare, l’amido resistente e lentamente digeribile che il miglio contiene aiuta a mantenere bassi i livelli di glucosio e insulina nel sangue, favorendo una digestione sana e stabile. Insieme a riso, mais, grano saraceno, amaranto e quinoa è uno dei cereali naturalmente privi di glutine e potete realizzare un piatto primaverile, miglio con pesto di noci e rucola, e tante altre sfiziose ricette.
Prediabete, malattie cardiovascolari e obesità: ci pensa il miglio
Gli studi suggeriscono che l’inclusione del miglio nella dieta può essere utile per gestire il prediabete e migliorare il controllo glicemico. Inoltre, questo cereale potrebbe contribuire a ridurre l’indice di massa corporea (IMC) e abbassare il rischio di malattie cardiovascolari. Fondamentale è questo cereale anche nella gestione del metabolismo.

Il miglio è anche efficace nel favorire il senso di sazietà, grazie alla presenza di proantocianidine, dei fitochimici che riducono l’appetito e aiutano a controllare il peso. In tal modo, si previene in maniera molto decisa anche la potenziale obesità. La sua capacità di ridurre l’assorbimento rapido di zuccheri lo rende utile anche per chi cerca di mantenere un peso sano senza compromettere il gusto nei pasti.
Definire dunque il miglio come un superfood è tutt’altro che sbagliato: questo cereale rappresenta una scelta ideale non solo per chi è celiaco o segue una dieta senza glutine, ma anche per chi cerca un alimento sano e versatile, capace di apportare numerosi benefici alla salute digestiva, metabolica e cardiovascolare. Non dovrebbe dunque mai mancare in una dieta salutare ed equilibrata.
Ci sono delle controindicazioni nel consumo di miglio
Sebbene sia un superfood dalle mille qualità, il miglio, come altri cereali e semi, contiene goitrogeni, composti che possono interferire con la funzione della tiroide. In particolare, se consumato in grandi quantità, potrebbe influire sulla produzione di ormoni tiroidei, soprattutto in persone con disturbi della tiroide, in primis l’ipotiroidismo.
Per questa ragione, andrebbe consumato ben cotto, in quanto la cottura riduce questi composti pericolosi per la tiroide. Le persone che assumono farmaci per problemi alla tiroide, come la levotiroxina, dovrebbero prestare attenzione a un consumo eccessivo di miglio. Il miglio è ricco di fibre, e se consumato in grandi quantità, può avere un effetto lassativo su alcune persone, causando gonfiore, crampi addominali o diarrea.
Come per altri cereali e semi, il miglio può essere contaminato da aflatossine, tossine prodotte da funghi che possono crescere sui semi in condizioni di umidità elevata. Scegliete dunque fonti affidabili da cui acquistare i cereali come il miglio. In ultimo, sebbene privo di glutine, alcune persone potrebbero sviluppare reazioni allergiche rare al miglio.