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Mangiare in salute

Cibi pronti, fanno male sì o no? Tutta la verità: cosa devi assolutamente sapere

Tutto quello che c’è da sapere sui piatti preconfezionati. Sempre più presenti sulle nostre tavole, ma fanno male?

Banco di piatti pronti (foto da pixabay di Alexas_Fotos)

Partiamo dalle base. Quando parliamo di cibi pronti si fa riferimento a tutti quei piatti pronti per essere consumati – siano essi secchi, congelati, conserve o piatti precotti – sono facilmente trasportabili e hanno solitamente una lunga conservazione.

Una rarità quando hanno cominciato ad invadere le corsie dei supermercati, oggi sono sempre più presenti sulle tavole degli italiani.

Il segreto del loro successo si nasconde indubbiamente nella praticità e velocità di preparazione, che permette di portare in tavola, spesso in meno 5 minuti, succulenti primi piatti, secondi o contorni. Messa da parte questo che possiamo definire il fattore positivo dei cibi pronti, c’è da chiedersi fanno male si o no?

Quello che si nasconde nei cibi pronti fa male?

Quanto possono, quindi, incidere le sostanze contenute nei cibi pronti sulla nostra salute?

Coppia che sceglie cibi pronti (foto da pexels di jack-sparrow)

Gli alimenti pronti contengono additivi destinati a renderli più appetitosi e conservanti perché, lo abbiamo detto prima, la data di scadenza di questi cibi è tendenzialmente lunga anche quando si tratta di cibi che freschi andrebbero a male dopo pochissimo tempo.

Anche quando non ci sono conservanti, i cibi in scatola e/o in brick sono preparati con l’aggiunta di esaltatori di sapidità, come il glutammato monosodico, ma anche farine, lieviti ed aromi che vanno ad alterare il sapore originario.

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Non meno insidiosi sono poi i processi di essicazione, per esempio quelli che si usano per i risotti pronti in pochi minuti; di fatto, disidratare un alimento vegetale significa privarlo di buona parte di vitamine e sali minerali che di conseguenza determinerebbero una carenza di questi nella nostra alimentazione quotidiana.

Corsie di un supermercato (foto pexels-aleksandar-pasaric)

Come comportarsi quindi? Sicuramente, la prima mossa da fare è quella di ridurre il più possibile il consumo di cibi pronti e preferire sempre a questi quelli freschi e preferire metodi di preparazione più tradizionali. Faranno “perdere più tempo” ma è della nostra salute che stiamo parlando.