Per chi è celiaco, uno dei rischi maggiori arriva dalla contaminazione alimentare: per questo una nota catena della grande distribuzione ha richiamato un lotto di questo surgelato.
Per le persone celiache, uno dei pericoli più insidiosi è rappresentato dalla contaminazione degli alimenti con tracce di glutine: purtroppo, abbiamo visto che non è un problema da poco. Tempo fa, ad esempio, vi avevamo parlato di questi rischi nel grano saraceno, un alimento non solo salutare, ma naturalmente privo di glutine. Adesso, una nota catena della grande distribuzione ha disposto il richiamo di un lotto di un prodotto surgelato, potenzialmente non sicuro per chi soffre di celiachia.
La catena della grande distribuzione ordinaria che ha rilasciato il richiamo alimentare, diffuso anche dal Ministero della Salute, è Conad: come sempre, c’è massima collaborazione delle grandi aziende privato con le istituzioni, al fine di evitare rischi per la salute delle persone. Da diversi anni, il ministero ha predisposto un modello standard per la comunicazione di richiami o revoche di prodotti alimentari: si tratta di una scheda da compilare da parte degli operatori del settore alimentare.
Perché è importante per chi ha la celiachia tenere sotto controllo i richiami alimentari
Sulla schema, vengono riportati tutti i dati e la motivazione rispetto alla decisione di far richiamare dai supermercati uno o più lotti di prodotto: si va dalla denominazione di vendita al marchio, passando per il nome del produttore, il lotto coinvolto, il motivo del richiamo, la scadenza, il peso. Tutte informazioni che l’utente finale, ovvero il consumatore, può facilmente reperire e a quel punto riportare il prodotto indietro dove lo ha acquistato chiedendone il rimborso.
Si tratta di uno strumento di importanza fondamentale nella gestione delle allerte alimentari e che chi ha la celiachia, oppure ha un’intolleranza non solo al glutine, dovrebbe sempre tenere sotto controllo. Questo proprio perché anche nel confezionamento di un prodotto c’è rischio di contaminazione e il caso che emerge dalla catena Conad in queste ore ne è la testimonianza. Nessuno penserebbe mai infatti di trovare tracce di glutine nelle vongole surgelate.
Il richiamo alimentare per la presenza di glutine nelle vongole surgelate
Eppure è proprio questa la ragione per la quale, oltre a controllare le etichette, chi è celiaco o ha intolleranza al glutine, che sono due cose diverse, essendo la prima una vera e propria malattia, dovrebbe stare attento proprio alle contaminazioni incrociate, come quella che viene denunciata in questo caso: un singolo lotto di vongole surgelate a marchio Conad, in confezioni da 250 grammi, sgocciolate 100 grammi, è risultato contenente tracce di glutine.
Il lotto in questione è il numero 5069, con termine minimo di conservazione 06/2026, prodotto dall’azienda S.I.A. Società Italiana Alimenti Spa, il cui stabilimento di produzione è in provincia di Ascoli. Le persone celiache, intolleranti al glutine o allergiche alle proteine del grano, spiega Conad, non devono consumarlo e devono riportare indietro le confezioni, per chiederne il rimborso, visti i rischi per la salute.
