Birra analcolica: come si produce? Da non credere!

Bevanda tra le più antiche ed apprezzate al mondo, la birra oggi si produce anche in versione analcolica: ma com’è fatta? Ve lo spieghiamo qui.

Nasce come bevanda alcolica, la cui invenzione è databile addirittura al al settimo millennio a.C. tant’è che persino gli antichi Egizi la consumavano. Nel corso dei millenni di cose ne sono cambiate e oggi le case di produzione per arrivare ad un pubblico più vasto hanno messo in commercio anche la versione analcolica.

com'è fatta birra analcolica
Com’è fatta la birra analcolica? -CheCucino

Si pensa che la diffusione della birra sia andata di pari passo a quella del pane e questo perché, proprio come quest’ultimo anche la prima ha un alto contenuto di carboidrati e anche perché non è consigliata dai nutrizionisti come migliore bevanda per accompagnare la pizza.

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Alcuni storici pensano addirittura che l’invenzione della birra e del pane siano anche la causa che ha permesso all’uomo di sviluppare alcune tecnologie ma anche di diventare sedentario andando, quindi, a formare delle civiltà stabili e abbandonando il nomadismo.

Tornando al punto focale di questo approfondimento però c’è da dire che dai tempi della birra nelle anfore degli egizi, di acqua sotto i ponti ne è passata e la produzione di questa bevanda è diventata un business mondiale che ha spinto le aziende ad attirare a sé sempre più domanda arrivando alla produzione di birra analcolica.

Una richiesta in continuo aumento per la quale si stima che entro il 2026 porterà ad un fatturato di oltre 29 miliardi di dollari. Ma come si produce la birra analcolica?

Ecco come si produce la birra analcolica

La birra tradizionale, come sappiamo, si produce dalla fermentazione di luppolo, acqua, cereali e malto. Questo processo determina l’aumento naturale del grado alcolico. Quindi per ottenere una birra analcolica si deve evitare il processo di fermentazione e per fare questo si attuano 3 fasi diverse.

boccale di birra
Boccale di birra -CheCucino

La prima fase è quella di contenimento della fermentazione; qui la bevanda viene raffreddata andando a rallentare il processo. In questo modo si ottengono birre più dolciastre perché lo zucchero non viene bruciato.

La seconda fase prevede di temperare la birra; ovvero si lavora la birra ad una temperatura sfavorevole al malto, limitando la crescita del grado alcolico.

Infine, l’evaporazione; si applica alla fine delle fermentazione e prevede di far evaporare l’alcol. Questo può avvenire attraverso 3 processi: osmosi, sotto vuoto o dialisi.

come spillare una birra
Come spillare una birra -CheCucino

La vera cosa a cui stare attenti quando si parla di birra analcolica è che sia davvero tale. Infatti non sempre il grado alcolico deve essere pari allo 0% per definirla tale; nel nostro Paese, per esempio, la normativa prevede che una birra possa ottenere la denominazione di analcolica anche con un grado all’1,2%.

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