Germogli di soia, non mangiarli assolutamente crudi: vediamo insieme il motivo per cui devi evitare tutto questo.
Il germoglio di soia, per definizione, è un vegetale che viene usato in gastronomia: altro non è che un prodotto della germinazione dei semi di soia.
Questi particolari germogli vengono utilizzati soprattutto in Asia, in particolare in Corea. Il sapore è molto sfizioso e ricorda vagamente quello delle noci.
Per capire se sono freschi, devono avere un colore bianco ed il gambo deve avere una fragranza. In frigorifero, potete conservarli fino a 4 giorni immersi però in una vasca d’acqua, che va cambiata ogni giorno.
In cucina, vanno preparati in padella con altri ingredienti o possono essere tranquillamente fritti con altre verdure o carni. Possono inoltre essere un ingrediente di zuppe buonissime.
Attenzione però: è sconsigliato mangiarli senza cuocerli prima. Vediamo insieme il motivo per non mangiarli crudi.
I germogli di soia sono tra i prodotti tipici della Corea e sono ricchi di proteine, olio e vitamina C. Per 100 grammi di prodotto si registrano 49 calorie.
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Secondo alcuni studi, questi germogli prevengono il rischio di malattie all’apparato cardiovascolare, rafforzano le ossa, migliorano le attività intestinali e hanno importanti proprietà antitumorali.
Stando agli studi, contengono fitati che spariscono soltanto quando i germogli di soia vengono cucinati. Questi fitati, se assunti in grandi quantità, possono ridurre l’assorbimento di importanti nutrienti come ferro, calcio e magnesio.
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Secondo alcuni filoni di pensiero, gli isoflavoni della soia possono essere nocivi per la tiroide. Queste germogli possono anche provocare pericolose reazioni allergiche.
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Attenzione anche alla conservazione, state sempre vigili e non teneteli per troppo tempo. Germogli conservati per troppo tempo possono presentare anche molte varietà di funghi e di batteri pericolosi per la salute.