La crescente popolarità del grano saraceno è legata anche ai benefici che questo seme apporta alla nostra salute.
Il grano saraceno, sebbene per molti possa sembrare un ingrediente poco conosciuto o relegato alla cucina tradizionale, sta vivendo una rinascita in cucina e nella gastronomia moderna. Questo piccolo seme, che non appartiene alla famiglia delle graminacee, ma alla Polygonaceae, ha guadagnato popolarità tra gli chef e i consumatori, in particolare quelli che seguono una dieta senza glutine.

La sua versatilità in cucina lo rende ideale per una varietà di preparazioni, dalla colazione alla cena, ed è un ottimo alleato nella ricerca di alimenti sani e nutrienti. Tra le ricette preferite dagli chef e cuochi di tutto il mondo c’è la pasta frolla al grano saraceno, la base gluten free e senza burro. Ma davvero i suoi utilizzi sono molteplici, come abbiamo avuto modo di scoprire.
Dove si coltiva il grano saraceno
Questa pianta, simbolo della Bretagna, sta lentamente tornando nei campi francesi, con circa 38.700 ettari di terreno dedicato alla sua coltivazione. È un segno positivo per la sua diffusione, anche se il cammino verso il recupero delle tradizioni agricole richiede ancora tempo. Il grano saraceno si distingue facilmente per i suoi steli rossastri, le foglie a forma di cuore e i semi triangolari marroni.

Questi semi sono quelli che vengono trasformati in farina, ingrediente chiave di molte preparazioni: un’altra ricetta prelibata è la torta di grano saraceno ripiena di marmellata, profumo antico e sapore unico. In Italia, sono davvero pochissime le zone dove viene coltivato il grano saraceno e in particolare lo troviamo nelle valli alpine del Nord Italia, come Valtellina e Valchiavenna, ma anche al Centro, nella Valnerina.
Gli utilizzi del grano saraceno in cucina
Questa pianta, pur non essendo un cereale vero e proprio, è diventata un sostituto del grano per chi soffre di celiachia o per coloro che cercano alimenti naturalmente privi di glutine. La cucina promossa dai grandi chef ha riscoperto il grano saraceno come ingrediente versatile, utilizzandolo non solo nelle tradizionali crêpes bretoni, ma anche in piatti innovativi come brodi, granola e persino in un tè freddo al limone.

In passato, il grano saraceno era associato principalmente alla cucina contadina, un alimento rustico e povero che non trovava posto nei menù delle classi più elevate. Oggi invece è stato introdotto in una cucina raffinata e moderna, dove il suo sapore deciso e la sua consistenza unica trovano spazio in preparazioni originali. Si tratta in definitiva di un’alternativa interessante e salutare al grano tradizionale.
Quali sono i benefici del grano saraceno in una dieta gluten free
L’inclusione del grano saraceno nella dieta non è solo una questione di tendenze culinarie, ma anche di salute. Questo seme è una fonte ricca di proteine, fibra e minerali come magnesio, ferro e zinco, ed è particolarmente benefico per il sistema digestivo e cardiovascolare. Inoltre, grazie al suo alto contenuto di antiossidanti, il grano saraceno è un alleato nella lotta contro i radicali liberi.
Se un tempo il grano saraceno era considerato un ingrediente di nicchia, oggi è sempre più presente nelle cucine di chi cerca alternative al grano tradizionale, sia per motivi di salute che per un maggiore rispetto dell’ambiente. In un mondo che cerca di diversificare la propria alimentazione e di ridurre l’impatto ecologico, il grano saraceno si conferma come una scelta intelligente, sostenibile e benefica.