I cattivi odori del corpo che lanciano un allarme

Il nostro corpo emana odori sgradevoli, che nella maggior parte dei casi dipende da una cattiva alimentazione o da una sudata (non seguita da una doccia). Ma in certi casi i cattivi odori possono essere sintomo di un malessere maggiore.

Quindi impariamo a riconoscere tre campanelli di allarme olfattivi emanati dal nostro corpo:

1. Diabete – Chi è affetto da diabete di tipo 1 avverte in bocca un odore di acetone, tipo il solvente per smalto che in bocca può sembrare un sapore quasi di frutta. Il dottor Gabriele Riccardi, direttore dell’Unità di Diabetologia e Malattie del Metabolismo dell’università Federico II di Napoli spiega al ‘Corriere della Sera’: “Non è l’unico né il primo: il diabete di tipo 1 si manifesta con altri sintomi molto più eclatanti, dall’abbondanza di urina alla sete eccessiva, fino all’astenia e alla notevole perdita di peso non spiegata da altre cause. È difficile in altri termini dover ricorrere ad annusare l’alito di acetone per sospettare la malattia. Questo sintomo, invece, può essere utile da valutare quando un paziente arriva in pronto soccorso in coma: il coma può avere motivi neurologici, metabolici o altro e l’alito di acetone è un’indicazione importante per il medico, che così si indirizza subito a risolvere un problema connesso col diabete di tipo 1”.

2. Il piede dell’atleta – Un cattivo odore dei piedi, se persistente, può essere sintomo del piede d’atleta. Altri sintomi sono: pelle tra le dita dei piedi arrossata e screpolata. Si tratta di un’infezione fungina e batterica che danneggia la cute e la rende vulnerabile all’attacco dei batteri.

3. Infezione vie urinarie – Se l’urina presenta un odore di candeggina per 4-5 giorni consecutivi potrebbe trattarsi di una infezione alle vie urinarie. In tal caso basta rivolgersi al medico curante che vi prescriverà l’esame delle urine e l’urinocoltura. Di norma la pipì dovrebbe essere limpida, di colore giallo paglierino e inodore ( o quasi).

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