Funghi velenosi in Italia: quali sono i sintomi da intossicazione

In Italia esistono circa 5000 varietà di funghi ed alcuni di essi risultano assai velenosi e deleteri per il nostro corpo. Ecco i sintomi da intossicazione che possono verificarsi dopo l’ingestione.

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Raccogliere funghi nel bosco (foto da Canva) – Checucino.it

Secondo quanto riporta il portale Mypersonaltrainer, sono più di diecimila in tutta Europa le intossicazioni a causa di consumo di funghi. È dunque fondamentale conoscere le varie tipologie di questo alimento per non rischiare di incappare in problematiche salutari. Alcuni di essi infatti risultano notevolmente tossici e nocivi per l’intero organismo umano.

Lo stesso Ministero della Salute ha stilato una lista di regole da seguire prima di mangiare questa tipologia di cibo. Ad esempio, è necessario cuocere i funghi prima di consumarli. Mai dunque ingerirli crudi. In secondo luogo, bisognerebbe far controllare i funghi raccolti nel bosco da un micologo o da un esperto di settore prima di iniziare la cottura. Il loro consumo poi è sconsigliato a bambini e donne in gravidanza. Infine, va ricordato che non bisognerebbe mai eccedere in quantità nelle porzioni del piatto.

Funghi velenosi in Italia: i sintomi da intossicazione

Qualora aveste ingurgitato un fungo velenoso, ci potrebbero essere sintomatologie sia a breve che lungo termine. Nella prima casistica, le problematiche insorgono dopo circa 3-4 ore dall’ingestione e si risolvono circa in 24 ore. Si può dunque incappare nella cosiddetta “sindrome gastrointestinale” con vomito, diarrea e dolori addominali. In alternativa, potrà insorgere la “sindrome muscarinica” la quale si manifesta con vertigini, tremori, euforia e stato confusionale. Infine vi è la “sindrome psicodisleptica“, colei che fornisce sintomi simili all’assunzione di LSD, ossia disturbi visivi e distorsione della realtà che circonda.

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Stato allucinogeno (foto da Canva) – Checucino.it

Nella seconda casistica invece, ovvero la sintomatologia a lunga degenza, i problemi si verificano dalle 6 alle 12 ore dopo l’ingestione. Essa è ovviamente la più grave e richiede un trasporto immediato in ospedale con conseguente lavanda gastrica. In tal contesto si possono verificare malanni come grave stato di disidratazione, necrosi epatica, squilibri elettrolitici, inappetenza, cefalea, dolori muscolari e contrazione della diuresi che può sfociare in insufficienza renale. Talora avvertiste qualsiasi sintomo riportato fino a questo momento, chiamate immediatamente il 112 o il vostro medico curante.

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