Richiamo alimentare per Escherichia coli | attenti a questi prodotti

C’è un richiamo alimentare per Escherichia coli, dai risvolti urgenti. Che cosa riguarda e quali sono i prodotti interessati da questo provvedimento.

Richiamo alimentare per Escherichia coli, la cosa interessa il mercato italiano, e purtroppo con non poco ritardo. Infatti la notifica emanata dal Ministero della Salute e diffusa sullo spazio apposito che è presente sul sito web ufficiale dell’organo statale riferisce di una situazione che risale allo scorso 26 febbraio.

Un reparto alimentare in un supermercato
Un reparto alimentare in un supermercato (checucino.it)

Ma potrebbe esserci chi ancora è interessato da questo richiamo alimentare per Escherichia coli, che riguarda dei prodotti ittici. Per una tipologia di alimento che richiede sempre grande cura nel suo mantenimento, allo scopo di evitare delle possibili complicazioni per la salute dei consumatori.

Purtroppo è questo il caso, con per l’appunto un avvenuto richiamo alimentare per Escherichia coli. In seguito a dei controlli compiuti su dei campioni di prodotto ecco scovata una elevata carica di presenza batterica. Cosa che ha giustificato il divieto di messa in vendita di due articoli realizzati dalla stessa azienda.

Mangiare del cibo contaminato dal batterio della Escherichia coli può comportare il manifestarsi di situazioni avverse quali vomito, nausea, dolori addominali e diarrea. Oltre anche alla eventualità di dovere chiedere l’intervento del pronto soccorso.

Richiamo alimentare per Escherichia coli, la situazione urgente di oggi

I prodotti indicati sono le vongole lupino e gli scrigni di Venere, entrambi recanti il marchio della azienda Giò Mare. Entrando più nel dettaglio, abbiamo i lotti richiamati con anche i rispettivi pesi di una singola unità.

Gli articoli richiamati
Gli articoli richiamati (Ministero della Salute – checucino.it)
  • Vongola lupino (Chamelea gallina), in confezioni da 0,5 kg, 1 kg e 5 kg, con i numeri di lotto 233981, 233972, 233581 e 233781;
  • Scrigno di Venere (Scapharca inaequivalvis), in confezioni da 1 kg e 5 kg, con il numero di lotto 233581.

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A produrre questi due articoli è la ditta Giò Mare Spa. Il suo stabilimento di produzione si trova a Cesenatico, in provincia di Forlì-Cesena, in Emilia-Romagna.

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L’invito rivolto a tutte le persone che abbiano acquistato queste vongole e questi scrigni di Venere è quello di non consumare tali frutti di mare. I quali possono anche essere conservati per diverse settimane in congelatore. I prodotti indicati non vanno assolutamente mangiati.

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Bisogna invece riconsegnarli al supermercato od al punto vendita dove sono stati acquistati. In questo modo si potrà ottenere il rimborso della cifra spesa oppure la sostituzione con della merce che abbia il medesimo prezzo di vendita. Tutto ciò si può fare pure senza che il consumatore disponga più dello scontrino di acquisto, visto che si tratta di una situazione di urgenza.

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