Tisana al vischio, il simbolo del Natale tutto da bere: la ricetta casalinga

Se vi ci ritrovate sotto dovete l’obbligo di baciare la persona che è lì con voi, questo vuole la tradizione. Ma lo sapete che con il vischio si fa una buona tisana? Ecco la ricetta.

tisana al vischio ricetta
Tisana al vischio – foto da pixabay di LidiaSt

È uno dei tanti simboli del Natale, stiamo parlando del vischio. La tradizione vuole che se ci si ritrova sotto il rametto appeso allo stipite della porta, si debba baciare la persona che è al nostro fianco e così, infatti, finiscono quasi tutti i film natalizi romantici.

Ma sapevate con il vischio si può pare anche un’ottima tisana? Si tratta di un infuso officinale molto versatile e usato in ambito fisioterapico. È molto utile in ambito in caso di ipertensione e in caso di problemi gastrointestinali, abbassa la pressione sanguigna e concilia il sonno.

Vediamo, quindi, come si prepara.

Tisana al vischio, ecco come prepararla in casa

La tisana al vischio è una ricetta usata fin dall’antichità per fini terapeutici, i primi riferimenti parto, infatti, dai rituali druidi.

tisana al vischio ricetta
Pianta di vischio – pixabay di peggychoucair

INGREDIENTI

  • 5 gr di vischio essiccato
  • 5 g di fiori di biancospino
  • 5 g di foglie di arancio
  • 250 ml di acqua

PROCEDIMENTO (circa 15 minuti)

Per preparare la tisana al vischio basta mettere in infusione 1 cucchiaino dei tre ingredienti (che corrisponde appunto ai 5 g, ndr) in 250 ml di acqua bollente per almeno 10 minuti.

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Trascorso il tempo basterà filtrare l’infuso ottenuto che a quel punto sarà pronto per essere consumato. È possibile creare questa tisana anche usando due cucchiaini di foglie secche da mettere in infusione per 20 minuti in 1 litro di acqua.

tisana al vischio come si fa
Vischio (Foto pexel di lumn)

La tisana andrebbe consumata lontana dai pasti e comunque non bisognerebbe superare le 2/3 tazze al giorno e mai superare il cucchiaino di vischio per i 250 ml di acqua.

Di fatti in dosi eccessive il vischio diventa tossico, soprattutto se ad essere ingeriti sono le bacche, quindi è sempre bene utilizzare solo le parti verdi della pianta ovvero foglie e rametti.

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