Perchè il grasso addominale non va via

Il grasso addominale è un cruccio di tantissime persone, non solo da l punto di vista estetico, ma anche della salute, in quanto il grasso addominale può svolgere una azione infiammatoria sistemica che ad esempio può apportare invecchiamento precoce o decadenza funzionale. E del resto… i pantaloni richiedono sempre una taglia maggiore col passare del tempo.

Con il trascorrere degli anni donne ed uomini tendono ad accumular grasso nell’addome, nonostante alcuni facciano o tentino di fare piccoli sacrifici nella speranza di scongiurare questo problema sin troppo diffuso tra le popolazioni occidentali. Il grasso addominale dipende da cinque strati o livelli: lo strato superficiale della cute, lo strato di grasso sottocutaneo, i muscoli addominali, la cavità addominale dove si trovano l’intestino, il fegato, il pancreas ed altri organi; nella cavità addominale oltre i visceri citati è presente il grasso viscerale; infine l’intestino, l’organo dove entra il cibo che può restarvi per un lungo periodo causando gas intestinali.

Il prof Pier Luigi Rossi, autore dello studio “Dalle calorie alle molecole”, rende noto che “la distribuzione del grasso corporeo è sotto il controllo degli ormoni femminili e maschili. Quando il giro vita comincia a salire vuol dire che il profilo ormonale nella donna cambia. L’aumento del giro vita si associa ad una riduzione del volume e massa dei capelli, inizio comparsa di peli sul corpo, ad una progressiva distribuzione del grasso nella parte superiore del corpo della donna. Anche se non ancora in menopausa. Aumenta anche il volume del seno, delle braccia, del grasso nelle spalle. Il motivo di questa diversa distribuzione del grasso corporeo sta nella progressiva riduzione degli estrogeni, progesterone. Con la menopausa questa linea adiposa (FAT LINE) si accentua. Un po’ di grasso nell’addome è protettivo per la donna perché l’adipe addominale trasforma il testosterone femminile, prodotto dalla ghiandola surrene, in estrogeni. Quindi il grasso addominale “sostituisce” in parte il ruolo della ghiandola ovarica bloccata”.

 

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