Alluminio a tavola, attenzione come cucinate

Molte persone hanno l’usanza di cucinare i cibi nei fogli di allumini (pesce e pasta in particolar modo) senza sapere che questo tipo di cottura può essere pericolosa per la nostra salute. Infatti l’alluminio è una neurotossina che può causare malattie mentali e degenerative. Approfondiamo meglio il discorso.

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L’alluminio è un elemento estraneo al nostro organismo e quindi non dovrebbe esserci per nessun motivo in natura. Questo metallo ha la nefasta capacità di depositarsi negli organi poco per volta fino a causare infiammazioni e danni gravi, con sintomi diversi e difficilmente riconducibili ad intossicazione da alluminio. E’ pur vero che il nostro organismo è in grado di avviare un processo ‘automatico’ di disintossicazione, ma se le tossine vengono assunte sotto forma di nanoparticelle e con una certa frequenza diventa impossibile espellerle.

Ad esempio secondo alcuni studi scientifici molti pazienti affetti da sclerosi multipla hanno valori molto elevati di alluminio. Un’altra ricerca effettuata negli States ha dimostrato il collegamento tra alluminio e Alzheimer.

In realtà bisogna fare attenzione non solo alla cottura con fogli di alluminio, ma anche ad alcuni prodotti che contengono metalli pesanti: farmaci (ad es. l’aspirina), vaccini, l’acqua di rubinetto, prodotti da forno, le bibite in lattina, formaggio fuso, i cibi cucinati nelle pentole in acciaio inossidabile che col tempo potrebbero rilasciare alluminio nei cibi, alcuni bagnoschiuma che potrebbero rivelarsi dannosi per la cute.

I sintomi più comuni di avvelenamento di alluminio sono: anemia, debolezza muscolare, dolore osseo, convulsioni e confusione, problemi respiratori, malattie del cervello, coliche renali, disfunzioni del linguaggio, demenza, malattie del sistema nervoso, sclerosi multipla, Alzheimer e Parkinson.

 

 

 

 

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